15.9.12

UNDER THE SPOTLIGHT: Evgen Konoplyanka

Eccomi tornato con la rubrica "Under The Spotlight", lo spazio che mette in luce i potenziali campioni del domani. Tra i tanti prospetti che il mondo del calcio sta mettendo in mostra, uno di loro si è particolarmente distinto nel periodo di partite riguardanti le qualificazioni per il Mondiale del 2014 in Brasile. Ha giocato a Wembley e si è ben disimpegnato nel tempio di Wembley. Non solo, ha anche realizzato il gol che rischiava di consegnare la vittoria alla nazionale ucraina. Tutto ciò dopo aver disputato un ottimo Europeo in estate. Il suo nome è Evgen Konoplyanka.

SCHEDA
Nome e cognome: Evgen Konoplyanka
Data di nascita: 29 Settembre 1989
Altezza: 1.76 m
Ruolo: Centrocampista esterno, esterno d'attacco
Club: Dnipro Dnipropetrovsk (2007-?)


STORIA
Evgen Konoplyanka nasce a Kirovohrad, nel centro dell'Ucraina, il 29 Settembre del 1989. Il muro di Berlino sta per spezzarsi, ma l'Ucraina ancora non è autonoma. Quindi, Evgen è uno degli ultimi prodotti calcistici sotto il segno dell'Unione Sovietica. Quando però comincia a giocare a calcio, ormai l'Ucraina ha ottenuto l'indipendenza e giocherà con i suoi colori. E' cresciuto nella squadra della sua città, l'FC Olympik, nella quale si mette in luce. Allo stesso tempo, Konoplyanka ottiene ottimo risultati anche nel karate. Tra i due sport, sceglie la palla rotonda. E meno male, altrimenti avremmo perso un grande prospetto.
Dopo l'esperienza nella compagine cittadina, viene preso dal Dnipro Dnipropetrovsk nel 2007, squadra della Premier League ucraina. Il Dnipro è gestito dal Privat Group, conglomerato industriale costruito attorno alla Privatbank e che gestisce molte operazioni nel campo del gas, dell'acciaio e del petrolio, oltre che in quello del cibo. Grazie a questi soldi, il club ha potuto migliorare la propria salute finanziaria e quella sul campo, comprando giocatori molto interessanti. Tra questi, c'è per l'appunto anche il giovane Konoplyanka, che nelle prime due stagioni si limita a subentrare dalla panchina.
Il 2010 è l'anno decisivo per la carriera della giovane ala. Prima guadagna i galloni da titolare e garantisce il quarto posto al Dnipro, con il conseguente ingresso in Europa League. Nell'annata successiva - 2010/2011 - Konoplyanka si prende il numero 10 e continua il suo processo di crescita, affacciandosi anche sul panorama europeo con la sua squadra. In Europa, il club ucraino non riesce ad accedere alla fase a gironi dell'Europa League, fallendo l'obiettivo anche nell'annata successiva. Risulta più fortunato, invece, nel preliminare di quest'anno: il Dnipro incontra lo Slovan Liberec. Sia all'andata che al ritorno, Konoplyanka va a segno contro i cechi, realizzando il gol decisivo per il passaggio alla fase a gironi dell'Europa League. Dove tra l'altro incontrerà il Napoli: chissà che a De Laurentiis non venga voglia di comprarlo. In campionato, invece, il Dnipro si è confermata come quarta squadra d'Ucraina da tre anni a questa parte.
Interessante ciò che accade nel Marzo 2011, quando Oleg Luzhny - allenatore ad interim della Dinamo Kiev - chiede alla sua società di acquistare Konoplyanka dal Dnipro. L'ex leggenda del calcio ucraino offre 14 milioni per accaparrarselo. La risposta della squadra di Dnipropetrovsk è leggendaria: chiedono 50 milioni di euro. La Dinamo, a quel punto, rinuncia e Juande Ramos, allenatore del Dnipro, fornisce una spiegazione molto semplice sul perché si siano chiesti così tanti soldi: "Per formare una grande squadre, ci devono essere grandi giocatori. Konoplyanka è uno di questi."

CARATTERISTICHE TECNICHE
Nato come trequartista, il ragazzo ha saputo poi evolversi. Ha capito ben presto che la sua collocazione migliore era sulla fascia, dove avrebbe potuto sfruttare la sua ottima velocità ed il buon dribbling di cui è dotato. Esagerando come al solito, viene definito il "Messi d'Ucraina". Di certo i suoi numeri hanno lasciato molti a bocca aperta. Oltretutto il ragazzo ha un grande tiro dalla distanza, come ha dimostrato sia nel campionato ucraino che in nazionale.

STATISTICHE
2007/2008 - Dnipro Dnipropetrovsk: 3 presenze, 0 reti
2008/2009 - Dnipro Dnipropetrovsk: 12 presenze, 0 reti
2009/2010 - Dnipro Dnipropetrovsk: 24 presenze, 4 reti
2010/2011 - Dnipro Dnipropetrovsk: 31 presenze, 6 reti
2011/2012 - Dnipro Dnipropetrovsk: 32 presenze, 9 reti
2012/2013 - Dnipro Dnipropetrovsk (in corso): 9 presenze, 4 reti

NAZIONALE 
Il ragazzo si è ormai fatto le ossa e, di conseguenza, ha conquistato la maglia della nazionale. Come tutti i grandi talenti, ha fatto la gavetta nelle nazionali giovanili: presenze in Under-17, in Under-19 e - l'anno scorso - anche in Under-21, con la quale ha disputato l'Europeo di categoria nel 2011. La manifestazione non andò bene per l'Ucraina, ma il ragazzo si fece comunque vedere. Già nel Maggio 2010 è stato chiamato dall'allora C.T. Markevych per un'amichevole. E sempre in quel mese realizzò il suo primo gol con l'Ucraina contro la Romania. Konoplyanka ha attirato l'attenzione dopo un grandissimo gol alla Germania, in un'amichevole disputata a Kiev nel Novembre 2011. Uno slalom all'intera difesa tedesca che lo mise in luce e lo ha reso uno dei giocatori da guardare all'ultimo Europeo, ospitato proprio dagli ucraini. La nazionale ha vinto una partita, ma è comunque uscita al girone. Nonostante ciò, Konoplyanka è stato uno dei migliori e ultimamente non ha mancato un'occasione d'oro come giocare a Wembley. Nella partita di qualificazione al Mondiale contro l'Inghilterra, il nuovo numero 10 ucraino ha segnato un gran gol e giocato una partita straordinaria. Chissà che i club inglesi non si stiano mangiando le mani di non averlo preso prima dell'Europeo..



LA SQUADRA PER LUI
Tante le destinazioni possibili per un talento sconfinato come il suo. I sogni diventano ancora più grandi se si considera che il ragazzo può maturare ancora. Quest'estate è stato cercato da diversi club. Nel periodo pre-Europeo, i giganti inglesi hanno messo gli occhi su di lui. Manchester United, Arsenal e Chelsea hanno chiesto informazioni alla Dnipro. Dopo la competizione continentale, anche Napoli e Roma c'hanno fatto un pensierino, prima di spaventarsi di fronte alla cifra chiesta dagli ucraini: tra i 50 ed i 60 milioni di euro. Un esborso impossibile per il nostro calcio di adesso. I nomi sono sempre i soliti: Real, Barca, i due Manchester, PSG. Lo vedrei benissimo al Real di Mourinho: lui e Di Maria sulle fasce colmerebbero un'eventuale partenza di Cristiano Ronaldo. In Italia, il nuovo Milan avrebbe potuto provare a spenderci qualcosina dopo le cessioni di Thiago Silva ed Ibrahimovic, ma ha preferito risparmiare.


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