19.3.17

Sorpresa DOP.

Non è la prima volta che una città viene associata con un particolare prodotto: mi viene in mente Marsala per il vino, così come tanti altri casi in un panorama come quello italiano, pieno di produzioni artigianali. Ma forse per Gorgonzola è diverso: qui c'è l'unica società professionistica d'Italia a portare come denominazione un antroponimo, la Giana Erminio.

Cesare Albè, 67 anni, deus ex machina della Giana Erminio.

Fino all'estate 2014, probabilmente, della Giana Erminio si sapeva poco o nulla. Eppure il calcio a Gorgonzola c'è sempre stato: dal 1909 l'Unione Sportiva Argentia ha cominciato a calcare i campi di pallone, trasformandosi nel 1931 in Unione Sportiva Gorgonzola e l'anno successivo nella definitiva versione di Giana Erminio. E qui viene il curioso.
Già, perché un po' come il Baracca Lugo - dedicato a Francesco Baracca, famoso aviatore nato in Emilia - il Giana Erminio prende tale nome da Erminio Giana, 19enne di Gorgonzola che partecipò alla Prima Guerra Mondiale da sottotenente del 4º Reggimento del Battaglione alpino "Aosta". Giana morì sul Monte Zugna nel 1916 e venne insignito della medaglia d'argento al valor militare.
Dopo che la madre decise di seguire la squadra, la Giana ha adottato una divisa nera, ma soprattutto ha vissuto la sua normalità, fatta di stagioni in Prima Categoria, Promozione ed Eccellenza. Fino a qualche anno fa, quando la Giana ha cominciato a scalare le gerarchie del calcio italiano: tre promozioni in altrettante stagioni tra il 2011 e il 2014. E pensare che in Serie D, la Giana non ci aveva nemmeno mai militato.
Eppure tutto è stato possibile e così la Giana Erminio ha esordito in Lega Pro nel settembre 2014: il timore di poter scendere nuovamente nel dilettantismo c'era e ci sono voluti sette mesi per adeguare l'impianto di Gorgonzola, ma la squadra ha sorpreso ancora, tenendosi la categoria. Tuttavia, questa favola non si è fermata nemmeno alla mera sopravvivenza nei pro.
Dopo aver vivacchiato (un 14° e un 12° posto) nelle prime due stagioni, quest'anno la Giana Erminio si è presa la ribalta: ieri i lombardi hanno pareggiato per 1-1 contro il Racing Roma, ma soprattutto sono reduci da una striscia di 20 punti nelle ultime dieci partite; non solo, perché la Giana è anche la squadra che ha fatto più punti in trasferta (29 in 15 gare).

Il risultato più prestigioso della Giana Erminio quest'anno? L'1-0 a Livorno, con i labronici in corsa per la promozione in B. Ma ci sarebbe anche il 3-1 all'Alessandria in Coppa Italia di Lega Pro dopo 120'.

Il tratto veramente fuori dal comune, però, sta fuori dal campo. Oreste Bamonte è il presidente del club dal 1985 e vive a Gorgonzola da mezzo secolo, ma si diverte ancora: «La Giana mi riempie di gioia e i risultati ci sono. Non possiamo guardare al futuro che con ottimismo». Assieme a lui, anche il d.g. Angelo Colombo (quarant'anni tra campo e scrivania), nonché Enrico Albè, ormai da vent'anni allenatore delle giovanili.
La conduzione del club a carattere familiare si vede anche nel ruolo più importante dal punto di vista tecnico, ovvero quello dell'allenatore: Cesare Albè - sì, il fratello di Enrico - è a Gorgonzola dal 1994. Per fare un esempio che potrà sembrare sconcertante: persino Arsene Wenger è arrivato dopo all'Arsenal. Ma a differenza del francese (che tutti vorrebbero lasciasse), Albè è un'istituzione per la Giana Erminio.
Quest'anno la squadra ha persino dei veterani come Alex Pinardi in squadra, che si è aggiunto a Salvatore Bruno, ma Albè sapeva di dover dare di più in questo 2016-17: «Sappiamo che è tutto difficile perché ci sono tante squadre forti, ma dobbiamo fare di più rispetto agli scorsi due anni, perché crediamo di avere allestito una squadra, non solo nei primi undici, che ha le possibilità di inserirsi nei play-off».
E ora si sogna: difficile centrare la B, anzi... conoscendo i casi Gallipoli e Portogruaro, potrebbe essere un boomerang. La realtà di Gorgonzola è più solida, ma è un bel salto. Tuttavia, l'obiettivo potrebbe essere anche quello di centrare i play-off: attualmente la Giana è quinto a quota 50 punti, -3 da Arezzo e Livorno, +1 su un Piacenza arrembante. Per ora il carattere di "sorpresa di origine protetta" sembra quello più adatto.

Salvatore Bruno, 37 anni, a Gorgonzola dall'estate 2015.

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