10.3.17

MLS Calling.

La MLS 2017 ha aperto i battenti da poco, eppure si guarda già al futuro. Se i Seattle Sounders devono difendere il proprio titolo, il commissioner Don Garber ha già fatto sapere come a metà di quest'anno verranno scelti altri due team che porteranno il conto delle squadre di questa lega emergente a 24. Un'espansione che costerà 150 milioni di dollari per ogni team.


Ma soprattutto il piano ultimo è quello di portare tutto a 26 squadre, in avvicinamento alla NBA (che si attesta sulle 30 franchigie). E magari sognare di diventare una delle prime dieci leghe al mondo, obiettivo fattibile per chi sta lavorando bene negli ultimi anni come la MLS. Abbiamo studiato le 12 proposte sul tavolo di Garber, magari consigliando un marquee player per il 2018 o il 2020, nonché un ambasciatore per la proposta. Ecco i risultati.


  • Raleigh, NC | Giocatore simbolo: Gary Cahill | Ambasciatore: Roy Lassiter
In North Carolina ci stanno pensando: stadio da 24mila posti più il rebranding del North Carolina FC, che milita nella NASL. Tra le proposte arrivate alla MLS, è forse una di quelle che più difficilmente si realizzerà, però sarebbe bello vedere Roy Lassiter - ex Genoa, ma soprattutto uno che ha segnato la storia della MLS negli anni '90 - presentare l'arrivo di Gary Cahill, centrale del Chelsea che starebbe bene nel panorama del North Carolina, magari dopo aver chiuso il contratto che lo lega ai Blues fino al 2019.
  • Charlotte, NC | Giocatore simbolo: Memphis Depay | Ambasciatore: Stephen Curry
Qui andiamo su una delle favorite, perché Charlotte - che ha già gli Hornets in NBA e i Panthers nella NFL - potrebbe attirare molti verso il calcio in quella zona, forse anche più di Raleigh. Inoltre, potrebbe crearsi una rivalità con il neonato Atlanta United, vista la vicinanza tra le due eventuali franchigie. 
Paradossalmente, Memphis Depay non sta facendo bene nonostante i tanti soldi spesi dallo United su di lui: se rinascesse a Charlotte, visto che il suo contratto scade nel giugno 2021 e al Lione le cose stanno andando così così? Con Michael Jordan già impegnato con gli Hornets, che Stephen Curry possa battere i tamburi alla prima gara del club della città in cui è cresciuto?
  • Tampa/St. Petersburg, FL | Giocatore simbolo: Sergio Romero | Ambasciatore: John Cena
Con Miami che dovrebbe entrare nella MLS (ma non si sa ancora quando, mentre Los Angeles avrà di nuovo una seconda squadra dalla stagione 2018), non sarà facile sbloccare questa possibilità. A crederci è soprattutto Bill Edwards, proprietario dei Tampa Bay Rowdies (che fa parte dell'USL). Il marquee player potrebbe essere quel Sergio Romero che vive lo strano paradosso di non giocare nei club, ma essere titolare dell'Albiceleste; John Cena è di Tampa, ma si potrebbe prestare a una entrance indimenticabile.

Immaginate l'esordio della MLS in Florida.

  • Cincinnati, OH | Giocatore simbolo: Mario Götze | Ambasciatori: Steven Spielberg feat. The National
Cincinnati stimola l'interesse della MLS per il potenziale che ha: il Football Club Cincinnati  - alla sua prima stagione in USL - ha sfondato il record di presenze medie in un'annata, raggiungendo 17,296 persone (quasi 6000 in più dei secondi in classifica, il Sacramento Republic FC). Guidata da Carl Lindner III - capo dell'American Financial Group, con sede proprio in città - la realtà sta attirando molta attenzione. Inutile dire che Garber è già andato in visita a fine 2016, cercando di capire i margini di crescita di un club del genere.
Nonostante in città ci siano già i Reds della MLB (la più vecchia franchigia della lega) e i Bengals per la NFL, l'influenza tedesca nella storia della città (più il gemellaggio con Monaco di Baviera) potrebbe portare Mario Götze in Ohio, visto che la sua carriera sembra in difficoltà: tre estati fa decideva la finale del Mondiale, oggi soffre di miopatia e sembra fuori da tutto.
Götze ha un contratto fino al giugno 2020 con il BVB, ma riprendersi e ricominciare altrove forse è plausibile; a presentare il tutto, ci starebbe bene la regia di Steven Spielberg con The National a suonare all'apertura della prima gara. C'è da dire che entrambi ora vivono altrove - il regista in California, la band a Brooklyn -, ma sarebbe un esordio col botto.
  • Indianapolis, IN | Giocatore simbolo: James Milner | Ambasciatrice: Lauren Holiday (feat. David Letterman)
Va detto che a Indianapolis c'è una squadra che sta facendo molto bene nella NASL, quegli Indy Eleven che hanno tra le loro fila un elemento esperto come Gerardo Torrado, ex capitano della nazionale messicana. Oltretutto, Indianapolis è un mercato abnorme: parliamo di una città da 850mila abitanti, di un progetto appoggiato da molti e con un potenziale stadio da 20mila posti che sembra un'astronave.
L'influenza irlandese nella storia della città chiamerebbe un giocatore britannico a rappresentare una realtà così importante: un buon compromesso potrebbe essere James Milner, il cui contratto a Liverpool scadrà... in realtà nessuno lo sa, è un dato misterioso. Tuttavia, nel 2020 avrà 34 anni e finire la carriera a Indianapolis - magari presentato da Lauren Holiday (che ha vinto tutto con gli USWNT prima di ritirarsi a 28 anni) con la collaborazione di David Letterman - potrebbe esser un buon compromesso. Uno così, poi, dura fino a 120 anni.
  • Detroit, MI | Giocatore simbolo: Daniel Sturridge | Ambasciatori: D12
Il piano era quello di trasformare l'ormai abbandonato Pontiac Silverdome - casa dei Pistons e dei Lions, ma che dovrebbe esser demolito a breve - in un nuovo impianto, ma alla fine si è scelto di costruire un nuovo stadio da 23mila posti. Garber ha detto che Detroit potrebbe entrare nella MLS nel 2020, ma qui c'è la concorrenza del Detroit City FC, che sarà pure un club di quarta divisione, ma i cui tifosi hanno il timore che l'arrivo della MLS distruggerebbe questa realtà.
Eppure quest'area - non solo la città di Detroit, ma l'intera Metro Detroit - ha 4,3 milioni di persone, che potrebbero rappresentare un boost per una franchigia. Anche perché nel frattempo la città ha perso il 60% della sua popolazione dal 1950: inutile dire che l'arrivo di un club potrebbe essere un piccolo segnale di speranza per l'intera realtà. Non sarà comunque facile, perché Detroit è una delle poche città con quattro team professionistici in città: Pistons in NBA, Lions in NFL, Red Wings nella NHL e Tigers in MLB.
A potenziare una possibile franchigia - oltre che l'appoggio di Dan Gilbert, attuale owner dei Cleveland Cavaliers in NBA - potrebbe esserci un marquee player come Daniel Sturridge (il suo contratto con il Liverpool è in scadenza nel giugno 2019, quando avrà trent'anni... ma già adesso le cose non vanno bene), anche per ingraziarsi la Motown, che ormai è composta all'80% da afro-americani, mentre da ambasciatore potrebbero funzionare i D12, che sono in difficoltà, ma che hanno avuto tra le loro fila quell'Eminem che ha raccontato Detroit nel suo "8 Mile".

In fondo chi ha dimenticato tutto questo?

  • St. Louis, MO | Giocatore simbolo: Samir Nasri | Ambasciatori: Jon Hamm & Taylor Momsen
Dicevamo di città che hanno subito enormi diminuzioni della propria popolazione? Detroit è seconda solo a St. Louis, dove il calo è stato del 62%! Non solo, perché St. Louis ha perso anche i Rams - franchigia NFL tornata a Los Angeles dopo vent'anni - e ora punta forte sul soccer. Anche perché la storia del calcio in questa città è piuttosto lunga.
Il progetto dello stadio è stato quasi approvato (20mila posti), visto che manca l'ultimo passaggio con il voto della comunità il prossimo 4 aprile. Samir Nasri a Siviglia va e viene e la sua carriera appare tutt'altro che luminosa arrivati a questo punto: nel 2020, il francese avrebbe 32 anni - mentre il suo contratto con il City, da cui è in prestito al Siviglia, scade nel giugno 2019 - e l'impatto francese nella storia di St. Louis è molto importante.
  • Nashville, TN | Giocatore simbolo: Olivier Giroud | Ambasciatori: Hank Williams III & Shania Twain
Qui l'intenzione è diversa: a Nashville vorrebbero subito un team da MLS piuttosto che prenderne uno già iscritto in qualche divisione inferiore. Tuttavia, lo stesso gruppo è dietro la nascita e il prossimo esordio del Nashville SC, che debutterà nell'USL dal 2018. E il problema più grande è lo stadio, perché bisogna costruirne uno. Chissà se il supporto del sindaco Megan Barry basterà...
Patria della musica country, un ticket musicale composto da un Nashvillian d'eccezione come Hank Williams III e da Shania Twain potrebbe raccogliere molti consensi in un eventuale opening game. A fare da marquee player, Olivier Giroud in abiti country farebbe la sua figura, oltre che essere un'abile minaccia per le difese avversarie in MLS.
  • San Antonio, TX | Giocatore simbolo: Javier Hernández | Ambasciatori: Tim Duncan & Michelle Rodriguez
In questo caso, la curiosità diventa quasi morbosa. Già, perché il Texas fino a vent'anni fa vedeva in Dallas e Houston riferimenti insuperabili. Finché non è spuntata una franchigia - NBA, perché The System è vivo e lotta insieme a noi - che ha sconvolto tutti: i San Antonio Spurs hanno vinto cinque titoli nazionali e ancora oggi sono una contender con Gregg Popovich.
Trasferire questo tipo di mentalità a una squadra della MLS è difficile, ma desta attenzione. Se RC Buford all'improvviso si ritrovasse nella veste di GM, ma nello sport in cui palla rotola piuttosto che rimbalzare? Sarebbe folle, ma intrigante. Atteniamoci alle parole dell'uomo a cui è dedicata la fondazione della città, quel San Antonio da Padova che disse: «La pazienza è il baluardo dell'anima, e la presidia e difende da ogni perturbazione».
L'accostamento agli Spurs non è casuale, perché dietro all'operazione MLS a San Antonio c'è il Spurs Sports & Entertainment, proprio l'organizzazione che gestisce l'unica franchigia professionista in città. Per far spazio a una possibile entrata in MLS si sono persino dissolti i San Antonio Scorpions, la cui eredità è stata raccolta dal San Antonio Football Club, che gioca al Toyota Field (8000 posti, ma con la promessa di espanderlo a 18mila).
Città a forte carattere ispanico, Javier Hernández potrebbe essere il marquee player perfetto, anche perché persino la federazione messicana vede di buon occhio l'arrivo della MLS in città, visto che è così vicina al confine messicano. Inoltre, El Chicharito è persino nato a Guadalajara (città sorella di SA!) e avrà 32 anni nel 2020: il Bayer Leverkusen per ora vuole venderlo in Europa, ma dopo... chissà. 
L'ambasciatore potrebbe essere un ruolo condiviso tra Tim Duncan (laurea in psicologia, ma anche uomo-franchigia degli Spurs che sarebbe capace di riciclarsi ovunque) e Michelle Rodriguez (nata e parzialmente cresciuta a SA, ormai famosa per la saga di Fast and Furious). Inutile dire che questa è una delle bid più intriganti delle 12 a disposizione.

Entrata in pompa magna con un macchinone di Fast & Furious 9 (figuratevi se non si farà...); scende Tim Duncan; here we go.
  • Phoenix, AZ | Giocatore simbolo: Nuri Şahin | Ambasciatrice: Emma Stone
Per Phoenix il discorso è appena iniziato: la città ha sì presentato una proposta per entrare nella MLS, che sarà ascoltata e vagliata, ma appare molto più indietro rispetto ad altre candidate. Il piano è quello di potenziare il Phoenix Rising FC - ex Arizona United Soccer Club, dove giocano oggi gli ex nazionali Omar Bravo e Shaun Wright-Phillips - che gioca nell'USL e soprattutto dovrà convincere la comunità a costruire uno stadio.
Oltre a questo, il mercato è saturo, perché Phoenix ospita già quattro team professionisti (i Cardinals nella NFL, i Suns nella NBA, i Coyotes in NHL e i Diamondbacks in MLB). Il giocatore simbolo potrebbe essere quel Nuri Şahin che ormai sembra esseri un po' perso nel calcio europeo e potrebbe vivere un sereno finale di carriera a Phoenix (anche qui: a 32 anni), magari presentato da Emma Stone, cresciuta nella vicina Scottsdale.
  • Sacramento, CA | Giocatore simbolo: Andrea Barzagli | Ambasciatrice: Brie Larson
Se guardiamo a Ovest, Sacramento è uno dei posti in cui la MLS potrebbe arrivare più facilmente. Un po' perché l'unica franchigia professionista non si sta coprendo di gloria - quei Kings che ormai sono il banter della NBA -, un po' perché Don Garber si aspetta di vedere Sacramento in MLS già dal 2018. Il market pool televisivo è ampio, il sindaco Kevin Johnson si è schierato apertamente in favore dell'ipotesi: insomma, è tutto apparecchiato.
C'è lo stadio (un piano per un impianto da 20mila posti), ci sono le grandi affluenze allo stadio (circa 10mila: un record fino all'arrivo di Cincinnati) e c'è soprattutto un team già pronto, perché il Sacramento Republic Football Club entrerebbe in MLS senza cambiare nemmeno denominazione. Il tutto nonostante in California ci siano Los Angeles, San Francisco (che appoggia questa candidatura) e San Diego.
Per una franchigia praticamente fatta, ci vorrebbero due nomi da urlo. Il primo è quello di Brie Larson, nata a Sacramento e cresciuta comunque in California, nonché Premio Oscar 2016. Proprio la sua voce introduce l'arrivo di un ormai 36enne, ma che nel giugno 2018 potrebbe aver concluso la sua avventura con la Juventus e tentare la stessa strada di Pirlo: Andrea Barzagli. Magari come Steven Gerrard, che ha chiuso la sua stagione al Liverpool ed è immediatamente passato ai Galaxy.
  • San Diego, CA | Giocatore simbolo: Shinji Kagawa | Ambasciatori: Steve Cherundolo & Alex Morgan
In realtà, la presenza di Sacramento dovrebbe scoraggiare la presenza degli avversari. Tuttavia, San Diego è la culla della California, nonché una patria in cerca di rinascite sportive, dopo che i Chargers - franchigia NFL - si sono trasferiti (pure loro!) a Los Angeles. In fondo, San Diego ha già perso anche la NBA e rimangono solo i Padres della MLB. Anche qui molto passa dallo stadio, anche se la presenza di uno come Landon Donovan nel progetto aiuta.
La forte presenza asiatica potrebbe spingere per l'arrivo di un giocatore di rilievo, magari quel Shinji Kagawa che appare ormai triste a Dortmund e che non sembra aver un altro posto in cui rinascere in Europa. L'ambasciatore potrebbe esser doppio e comunque a tema calcistico: Steve Cherundolo è stato uno dei giocatori USA di maggior successo in Europa (ancora oggi è a Hanover), mentre Alex Morgan... beh, non che ci sia molto da aggiungere.

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