30.1.16

ROAD TO JAPAN: Takahiro Sekine

Buongiorno a tutti e benvenuti al primo numero del 2016 di "Road to Japan", la rubrica che vi illustra i talenti in erba del panorama nipponico. Oggi ci spostiamo al Saitama Stadium, dove gli Urawa Red Diamonds continuano a perdere all'ultimo trofei e titoli, ma nascono nuove stelle. Una di queste è Takahiro Sekine, giovane cursore proveniente dal settore giovanile dei Reds.

SCHEDA
Nome e cognome: Takahiro Sekine (関根 貴大)
Data di nascita: 19 aprile 1995 (età: 20 anni)
Altezza: 1.67 m
Ruolo: Esterno destro
Club: Urawa Red Diamonds (2013-?)



STORIA
Come da qualche anno a questa parte, le squadre giapponesi puntano forte sui vivai. In questo scenario, gli Urawa Red Diamonds sono l'eccezione che conferma la regola, visto che il club di Saitama è quello che a ogni sessione di mercato sembra riuscire ad accalappiarsi i migliori talenti della J. League.
Takahiro Sekine, classe '95 di Tsurugashima (prefettura di Saitama), è un'altra eccezione che conferma la regola. Cresciuto nel cuore di Saitama, il giovane emerge dal vivaio dei Reds e riesce a entrare in prima squadra, dove trova Mihailo Petrović, diventato allenatore dopo cinque anni al Sanfrecce Hiroshima e capace di rilanciare la causa del club.
Il 2013 è un anno d'apprendimento, ma c'è spazio per la prima apparizione con la maglia degli Urawa: l'evento ha luogo il 16 ottobre, quando la squadra di Saitama affronta il Montedio Yamagata in Coppa dell'Imperatore. Dall'anno successivo, Sekine entra a far parte in pianta stabile della prima squadra e si guadagna i suoi spazi.
Nel "3-5-ruotiamo tutti gli attaccanti" di Petrović, Sekine cresce sull'out destro, capace di macinare la fascia per l'intera partita. Nel 2014 le presenze sono 29 in tutte le competizioni e arrivano anche i primi gol. L'ultima annata ha portato il primo trofeo (il First Stage della J. League, dominato dagli Urawa) e la titolarità assoluta.
A questi piccoli traguardi, si è aggiunta una soddisfazione personale: il premio di MVP del mese nel maggio 2015 grazie alle sue entrate in corso, tanto da guadagnarsi il soprannome di super-sub. Ora ci si attende che i suoi progressi possano continuare sempre sotto la guida dell'allenatore serbo.

CARATTERISTICHE TECNICHE
Tre i punti di vista dai quali Sekine promette più che bene. Il primo è quello atletico, perché il ragazzo possiede una corsa importante e doti non comuni. Il secondo è quello tattico, perché Sekine è stato in grado di adattarsi subito al 3-5-1-1 di Petrović e ha conquistato il posto sulla fascia destra, scalzando uno come Umesaki.
Il terzo (e più importante) è quello tecnico: parliamo di un esterno che a soli vent'anni è in grado di saltare l'uomo con facilità, di trovare soluzioni ottime per compagni. Di un ragazzo che fornisce una media di dieci assist all'anno. E non è facile trovare giocatori del genere in questo ruolo, visto che i terzini buoni scarseggiano. Certo, deve irrobustirsi, ma il fisico si può fortificare; altre cose meno.

STATISTICHE
2013 - Urawa Red Diamonds: 1 presenza, 0 reti
2014 - Urawa Red Diamonds: 29 presenze, 3 reti
2015 - Urawa Red Diamonds: 42 presenze, 8 reti

NAZIONALE
Strano ma vero, Sekine può contare su pochissime presenze nelle rappresentative giovanili del Giappone. Dopo uno straordinario 2015, ci si aspettava che l'esterno degli Urawa Reds rientrasse nei convocati di Teguramori per l'AFC U-23 Championship di Doha, disputato in questo mese di gennaio come torneo di qualificazione a Rio 2016.
Eppure la scelta del ct è stata diversa: Sekine è rimasto a casa, mentre Teguramori ha impostato la squadra sul 4-4-2 visto già a Sendai. Oggi il Giappone - già qualificato per Rio - si gioca la finale contro la Corea del Sud: speriamo che in Brasile Sekine possa esserci, specie se confermerà quanto visto nel 2015.

LA SQUADRA PER LUI
Per il trasferimento è presto, troppo presto. A vent'anni si può rimanere a Saitama, per maturare ancora e per vivere un altro anno da protagonista, magari con l'ambita chiamata in nazionale. E non solo quella giovanile, visto che gli esterni difensivi del Giappone vivono momenti difficili tra panchine e infortuni. A fine 2016, magari con un Olimpiade alle spalle, qualcuno potrebbe bussare alla porta dei Reds.

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