19.1.16

Never gets old.

Con il suo passaggio in Canada, le sue avventure inglesi sembrano finite, ormai tramontate. Dopo una carriera gloriosa, a 32 anni sembrava ormai aver detto la sua. Invece il ritorno in Inghilterra gli ha fornito una nuova opportunità: sarà un caso o no, ma Jermain Defoe ha segnato cinque gol nelle ultime tre gare e il Sunderland spera.

Defoe con la maglia dell'Inghilterra: 55 presenze e 19 reti.

Eppure nel giugno 2014 la sua esperienza in Premier League sembrava ormai conclusa. La decisione di accettare l'offerta del Toronto FC è arrivata dopo almeno 15 anni di onorata carriera, trascorsa con le maglie di West Ham, Bournemouth, Tottenham e Portsmouth. Defoe non è uno sconosciuto, ma un bomber puntuale che si è costruito una reputazione solida.
Classe '82 di origini caraibiche, l'attaccante cresce prima nel Charlton e poi debutta con il West Ham. Il prestito al Bournemouth lo fa esplodere, tanto che diventa un punto di riferimento degli Hammers. La retrocessione del club lo porta a richiedere il trasferimento: prima rifiutato, alla fine il West Ham deve cederlo nel gennaio 2004.
L'approdo al Tottenham passa un po' sotto silenzio, ma in realtà gli Spurs saranno la squadra della sua vita: nonostante non abbia mai avuto il posto garantito (perché chi si impegna e non ha un nome pesante va incontro a questo destino), Defoe ha sempre lottato e quasi sempre vinto le battaglie con i suoi rivali in squadra.
Nel gennaio del 2008, Defoe lascia White Hart Lane per trasferirsi di nuovo sulla costa meridionale dell'Inghilterra: stavolta la meta è Portsmouth, dove però l'esperienza dura un solo anno. Sempre nel mercato invernale, arriva il ritorno di Defoe al Tottenham, che lo porta a vestire la maglia degli Spurs per altre cinque stagioni.
Di lui rimangono tanti ricordi: su tutti i cinque gol segnati nel 9-1 al Wigan, un record eguagliato solo da altri quattro giocatori (Shearer, Andy Cole, Berbatov e Aguero). Al momento dei saluti nel giugno 2014, lo score racconta di 352 presenze e 137 gol in tutte le competizioni. L'offerta del Toronto FC - squadra della MLS - è troppo invitante.
Ma se ogni telegiornale sportivo ha decantato lo stato di forma di Giovinco in Canada, Defoe non si è trovato altrettanto bene. O meglio, i primi sei mesi sono stati ottimi. In fondo, 12 gol in 21 partite di MLS sono un buon bilancio. Tuttavia, il licenziamento del manager Ryan Nelsen - suo compagno al Tottenham - ha messo in dubbio il suo futuro.
Per risparmiare, i canadesi hanno ceduto Defoe al Sunderland in uno scambio con Jozy Altidore, ben felice di riavvicinarsi a casa. Solo quattro i gol nel 2014-15, ma uno è stato fondamentale: il game-winner realizzato nel derby contro il Newcastle è la rete che ha cambiato la stagione dei Black Cats, salvatisi solo nelle ultime giornate.
Il 2015-16 sta andando molto meglio a livello personale: doppietta all'Aston Villa, tripletta sul campo dello Swansea. Siamo a nove reti in 18 partite di Premier League, che diventano 12 in 20 gare in tutte le competizioni. Il tocco c'è ancora e non è un caso che in patria si parli persino di un ritorno in nazionale come elemento di esperienza.

Tanto vecchio non sembra.

Già, la nazionale. Nonostante l'Inghilterra abbia avuto il potenziale per vincere diversi tornei negli anni 2000, è sempre sembrato mancare qualcosa davanti, soprattutto da quando Michael Owen è tornato cambiato dall'avventura di Madrid. Accanto a Wayne Rooney è sembrato mancare il partner ideale. O forse no?
Perché Jermain Defoe ha uno score da 55 presenze e 19 reti in nazionale, ma il suo rapporto con l'Inghilterra non è stato fortunato. Sven-Goran Eriksson l'ha utilizzato spesso, ma non l'ha chiamato né per Euro 2004 né per il Mondiale 2006. Steve McClaren non è riuscito a portare la squadra a Euro 2008 ed è stato persino licenziato.
Con l'arrivo di Fabio Capello e il temporaneo passaggio al Portsmouth, si è aperta qualche porta. Non è un caso che Defoe sia stato chiamato sia per il Mondiale 2010 che per Euro 2012. Importante il suo gol contro la Slovenia in Sudafrica, una rete che permise alla nazionale inglese di raggiungere gli ottavi di finale.
Con Roy Hogdson le cose non vanno benissimo. A causa del suo rendimento inefficiente e della lontananza in Canada, Defoe non viene chiamato dal 2013. In questi giorni, però, si parla di un suo possibile richiamo in nazionale: la coppia Rooney-Kane non sembra in discussione, ma manca un back-up adeguato in vista di Euro 2016.
Sturridge e Welbeck sono spesso infortunati, Austin è ignorato perché in Championship, mentre Vardy è una riserva e Ings gioca poco a Liverpool. A precisa domanda, Defoe ha usato la solita frase di circostanza: «La decisione è nelle mani del ct». Normale per chi ha lavorato in silenzio, ma ha segnato 139 gol in Premier League (11° in classifica).
In realtà, c'è una persona che può descrivere la forza di Jermain Defoe. Quella persona è Harry Redknapp, che ha un rapporto speciale con l'attaccante. L'ha allenato per cinque stagioni tra Londra e Portsmouth e ha provato a prenderlo anche quando l'avventura canadese di Defoe era finita, tentando di portarlo al QPR.
Redknapp ha lodato Defoe quando era un prodigio dell'academy del West Ham, quando era uno dei riferimenti del Tottenham e anche da manager del QPR: «Perché uno come Jermain non può essere il capo-cannoniere della Premier? Quando si tratta di concludere in area, sa sempre qual è la miglior posizione in cui stare». Qualcosa che non si dimentica facilmente.

Jermain Defoe, 33 anni, cinque gol nelle ultime tre gare di Premier.

Nessun commento:

Posta un commento