2.12.15

WITNESSING TO CHAMPIONS: 2015 Edition

Il 2015 si sta chiudendo e siamo pronti alla consueta rubrica annuale: "Witnessing To Champions" si occupa di celebrare quei campioni che in quest'anno solare hanno chiuso la loro carriera, lasciandoci diverse testimonianze del loro talento e qualche rimpianto. Forse è stato un anno meno nobile, ma i nomi da ricordare ci sono sempre. Ne ho selezionati cinque: ecco a voi la carrellata del 2015!

  • Raúl González Blanco (seconda punta, 27 giugno 1977) si è ritirato con la maglia dei New York Cosmos, squadra della NASL. Ha giocato con Real Madrid, Schalke 04 e Al-Sadd.


Credo sia difficile parlarne, sopratutto per me (su Crampi Sportivi ci ho provato). Io non sono mai stato un grande fan del Real Madrid, ma ho sempre ammirato la figura di Raúl. L'ho amato solo alla fine, quando si è tolto la camiseta blanca e ha incantato anche in Bundesliga.
Ha smesso dopo aver visitato tre continenti e aver dato soddisfazioni a tutti: questa è la vittoria più grande. Un solo rimpianto: mai vinto il Pallone d'Oro, specie a cavallo tra anni '90 e 2000, dove forse gli insuccessi con la Spagna hanno pesato molto.



  • Juan Román Riquelme (trequartista, 24 giugno 1978) si è ritirato dopo aver mancato l'accordo con il Cerro Porteño. Ha giocato con le maglie di Boca Juniors, Barcellona, Villareal e Argentinos Juniors.

L'ultima partita risale al 2014, ma in realtà El Diez argentino più apprezzato dopo Diego Armando Maradona ha smesso solo nel gennaio 2015. Riquelme ha cercato un accordo con i paraguayani del Cerro Porteño. Quando si è accorto di non farcela, ha ringraziato il club e ha deciso di ritirarsi.
Una decisione sofferta, ma giusta. Al Boca Juniors è rimasto nel cuore dei tifosi: tre Libertadores e una mare di titoli. In Europa ha dato il meglio al Villareal. In nazionale ha all'attivo solo una medaglia olimpica e Pékerman è stato l'unico a credere fermamente in lui: un peccato.

Qui vi lascio anche il link anche a un fantastico documentario sulla sua figura.


  • Rio Ferdinand (difensore centrale, 7 novembre 1978) si è ritirato con la maglia del Queen's Park Rangers. Ha vestito anche quelle di West Ham United, Bournemouth, Leeds United e Manchester United.

Non c'è dubbio che l'etichetta di "difensore più costoso al mondo" - quando venne pagato quasi 45 milioni di euro per trasferirsi a Manchester - potesse pesargli. A 15 anni di distanza, diciamo che ci stava tutta. Dopo Alessandro Nesta e Carles Puyol, il centrale più forte degli anni 2000.
Il 2015 è stato l'anno più duro nella vita di Rio Ferdinand, in campo e fuori. Dopo tanti successi, ha lasciato lo United per vivere al QPR l'ultima annata della sua carriera, chiusa con la retrocessione. Ma sopratutto Rio ha perso la moglie nel maggio scorso a causa di un tumore. Un momento che ha chiuso amaramente una bella avventura nel mondo del calcio.



  • Rogério Mücke Ceni (portiere, 22 gennaio 1973) si ritira dopo l'ultima stagione con il San Paolo, l'unico club con il quale ha giocato nella sua lunga carriera.

Si è sempre detto: «Questo è l'anno buono in cui si ritira». Poi invece rinnovava il contratto e proseguiva per un'altra stagione. Eppure, stavolta siamo ai titoli di coda: Rogério Ceni dice addio al calcio dopo ? anni di onorato servizio con il San Paolo. Lo fa con un record particolare: 1236 partite disputate e 131 reti realizzate con il Tricolor.
Già, perché Rogério Ceni è uno splendido maestro dei calci piazzati. Si è sempre divertito a tirarli, ma in porta le sue magie sono state eguali. Del resto, non è un caso che in bacheca Rogério Ceni abbia tre titoli nazionali, due Libertadores, due Mondiali per club e sopratutto la vittoria nella Coppa del Mondo 2002.



  • Kevin Davies (centravanti, 26 marzo1977) si è ritirato con il Preston North End. Partito dal Chesterfield, ha giocato anche con Southampton, Blackburn Rovers e Millwall. La sua carriera, però, è legata indissolubilmente ai Bolton Wanderers.

Per la consueta formula 4+1, il finale lo dedichiamo a un ritiro di un giocatore che magari non è un campione, ma che ha significato qualcosa in un certo universo. Lo spazio è allora tutto per Kevin Davies, uno che ha lavorato duro per dare un senso fondamentale alla sua carriera.
A 26 anni arriva ai Bolton Wanderers, nonostante i suoi primi anni di carriera non premettessero nulla di eclatante. Eppure Davies è diventato un idolo al Reebok Stadium: un decennio da 407 presenze e 85 reti (una sola stagione in doppia cifra), nonché la fascia di capitano al braccio. A 33 anni ha pure esordito in nazionale!

Nessun commento:

Posta un commento