29.11.15

ROAD TO JAPAN: Yuki Muto

Buongiorno a tutti e benvenuti a un altro numero di "Road to Japan", la rubrica che ci consente di scoprire i talenti che transitano sui maggiori palcoscenici del Sol Levante. La stagione è praticamente finita, se si escludono le appendici dei vari play-off, play-out e del final stage che caratterizza la J1. A questa ha partecipato anche Yuki Muto, la rivelazione di questo 2015.

SCHEDA
Nome e cognome: Yuki Muto (武藤 雄樹)
Data di nascita: 7 novembre 1988 (età: 27 anni)
Altezza: 1.70 m
Ruolo: Seconda punta, ala, prima punta
Club: Urawa Red Diamonds (2015-?)



STORIA
Nato a Zama (città della prefettura di Kanagawa) nel novembre 1988, Yuki Muto non è da confondere con il suo più famoso omonimo Yoshinori. La sua carriera da professionista è iniziata a soli 23 anni: nei quattro anni precedenti, Muto frequenta con successo la Ryutsu Keizai University e il suo club, che milita in Japan Football League.
Nel 2010 diventa anche il capitano della squadra, finché quest'ultima non viene sciolta e allora Muto rimane svincolato. A notarlo è Makoto Teguramori, oggi ct della selezione olimpica del Giappone: il tecnico lo vuole per i suoi Vegalta Sendai, all'epoca realtà in notevole crescita, nella quale Muto militerà per il successivo quadriennio.
Allo Yurtec Stadium la crescita del ragazzo è graduale: il primo anno gioca appena nove gare, ma segna tre reti e dimostra di poter esser utile alla causa. Con il passare degli anni, il club di Sendai si ritrova addirittura a giocarsi testa a testa il titolo della J. League nel 2012: intanto, Muto è diventato un titolare a tutti gli effetti.
La sua esperienza con il Vegalta si è chiusa nel dicembre 2014: dopo 96 presenze e cinque reti a Sendai, Muto ha deciso di lasciare il club che l'ha lanciato per trasferirsi agli Urawa Red Diamonds, soliti bulimici sul mercato. Si era pensato che potesse diventare una riserva fissa a Saitama. Invece, Muto si è messo in mostra con i Reds.
Che il 2015 sia stata l'annata migliore della sua vita lo dimostra un dato: solo in questa stagione ha segnato più reti che in tutto il resto della sua carriera professionistica (14 contro le precedenti 10). Nel 3-5-2 di Mihailo Petrović, si è preso subito il posto di seconda punta, nel quale ha fatto spesso coppia con uno tra Koroki e Ljubijankić.
Il risultato è stato straordinario: un'esplosione improvvisa e luminosa, tanto che a giugno 2015 Muto è stato nominato MVP del mese per aver realizzato una straordinaria striscia di quattro gol segnati in altrettante partite sul finire della primavera. Tutto sta ora nel capire se è stato un anno straordinario o se abbiamo sotto agli occhi un giocatore fatto e finito.

CARATTERISTICHE TECNICHE
Dal punto di vista tattico, Yuki Muto è un tesoro per qualunque allenatore. Infatti il ragazzo è in grado di giocare praticamente in tutte le posizioni dell'attacco: esterno nel 3-4-3, 4-3-3 o 4-2-3-1, forse anche nel 4-4-2. Può svolgere anche il ruolo di prima punta in casi di emergenza, ma è il ruolo di seconda punta a stargli meglio addosso.
L'ha dimostrato anche all'Urawa quest'anno, dove ha potuto mettere in mostra un discreto bagaglio tecnico. Una buon senso del gol accompagnato da un innato senso della posizione gli permettono di giocare anche da punta: a queste doti, Muto accompagna una discreta forza sia fisica che sopratutto atletica.

STATISTICHE
2011 - Vegalta Sendai: 9 presenze, 3 reti
2012 - Vegalta Sendai: 21 presenze, 2 reti
2013 - Vegalta Sendai: 29 presenze, 0 reti
2014 - Vegalta Sendai: 37 presenze, 5 reti
2015 - Urawa Red Diamonds (in corso): 40 presenze, 14 reti

NAZIONALE
Fino al giugno 2015, Yuki Muto non aveva mai vestito la maglia della nazionale giapponese, neanche con le rappresentative giovanili. Il suo non è mai sembrato un profilo molto attraente. Poi con il rendimento di quest'anno, tutto è stato possibile. E per questo il ct Vahid Halilhodzic l'ha premiato con una chiamata per la EAFF Asian Cup di luglio.
Lui l'ha sfruttata bene, se pensiamo che ha segnato gli unici due gol del Giappone nell'intera competizione. Muto è andato in rete sia contro la Corea del Nord che contro la Cina. In una spedizione fallimentare e spenta, l'attaccante degli Urawa è stato forse l'unica nota lieta. Da lì non è stato più convocato: speriamo che a marzo ci sia spazio per lui.

LA SQUADRA PER LUI 
Sembrava difficile ipotizzare una sua esplosione. Invece, il suo 2015 è stato straordinario. Azzarderei che è stato il giocatore più migliorato in quest'anno solare. E che sarebbe meglio rimanere all'Urawa almeno per un'altra stagione, per capire se la sua è stata un one-hit season oppure se c'è stato veramente un miglioramento sensibile e completo.

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