26.11.15

I maestri.

Spesso si dice che il calcio non riesca a creare emozioni, che non riesca più a coinvolgerci in maniera adeguata. Io vi consiglio di guardare qualcosa che non sia la Serie A. Tipo il finale pirotecnico della J2 League o, perché no, quella della J3. Dopo un campionato dominato e 96 reti segnate, il Renofa Yamaguchi ha agguantato la promozione solo all'ultimo secondo dell'ultima gara.

Il Renofa Yamaguchi, alla terza promozione consecutiva.

Una storia che parte da lontano quella del Renofa: è l'anno 1949 quando la Yamaguchi Prefecture Teachers FC comincia a calcare i campi di calcio. In verità, la squadra è composta da un gruppo di insegnanti con la passione per il pallone. Per anni il club ha militato nella Chūgoku League, trovandosi a volte anche nella lega della prefettura.
Nel 2006, poi, arriva la pazza idea: si vuole creare un team da J. League a Yamaguchi, una della città principali del Chūgoku. Si arriva anche al cambio di nome: da Yamaguchi Teachers si passa alla denominazione Renofa Yamaguchi FC. Dove "Renofa" è un acronimo che indica tre parole: rinnovamento, lotta e benessere.
La squadra è una delle più importanti della regione: vince tre volte la Chūgoku League e alla fine nel 2013 ottiene la promozione nella Japan Football League, la più importante divisione amatoriale. Nel 2014 arriva il bis: non solo il Renofa ha la media-spettatori più alta in JFL (2297 spettatori), ma con il quarto posto a fine campionato ottiene la partecipazione in J3.
A guidare tutti ci ha pensato Nobuhiro Ueno, il tecnico della squadra dall'inverno del 2014. Con lui sono arrivate due promozioni e un calcio più spettacolare. Ex difensore, ha giocato (poco) in J. League con la maglia dei Sanfrecce Hiroshima ed è stato persino parte della prima spedizione del Giappone a una Coppa d'Asia nel 1988.
Quest'anno il dominio del Renofa è stato netto: la squadra è partita a razzo, sorprendendo tutti gli addetti ai lavori. Sembrava dovesse chiudere la pratica la promozione in anticipo: basti pensare a partite fondamentali, come la vittoria in casa contro il Nagano Parceiro (da 0-2 a 3-2!) e quella sul campo del Machida Zelvia (un 3-1 autorevole).
E invece a un certo punto il Renofa ha rallentato di botto. Il campionato è rimasto aperto per merito del Machida Zelvia, che non ha mai mollato e si giocherà le sue chance nel doppio spareggio contro l'Oita Trinita. Dopo aver perso in casa contro il Renofa, la squadra di Naoki Soma ha fatto sette vittorie consecutive e 26 punti nelle ultime dieci giornate.
Di contro, il Renofa ha rallentato proprio dopo quella gara. Ok, ci sono state sei vittorie, ma anche tre sconfitte, di cui due in casa e una per giunta da una squadra sul fondo della classifica (il Fujieda MYFC). Così l'ultima partita contro il Gainare Tottori è diventata fondamentale: Renofa e Machida erano a pari punti, con la differenza reti in favore dei primi.
Al Torigin Bird Stadium, il Renofa è andato due volte sotto. Prima il gol di Nakayama a cui ha risposto Kishida, poi il lob di Fernandinho: sembrava finita. E invece al 95' (con i quattro minuti di recupero già finiti), il capitano Hirohiro Kirabayashi ha firmato un gol storico. Lo stadio - per metà arancione - ha festeggiato come non mai.

Pazza, infinita follia che è il calcio.

La formazione per tutto l'anno è stata più o meno la stessa. Nel 4-2-3-1 di Ueno, Ichimori è rimasto in porta come l'anno precedente. Linea a quattro con Koike, Iknaga o Dai accanto a Miyagi e Kuroki. A centrocampo, la linea di mediani è stata completata da Shoji e Kozuka, con l'inserimento di Hirabayashi a partita in corso. I tre dietro l'ineffabile Kishida sono stati l'arma in più: al centro Fukumitsu, sulle fasce Torikai e Shimaya.
Il segreto di questo successo è rintracciabile in un dato: quello dei gol segnati. Nel 4-2-3-1 del Renofa, la linea d'attaco ha fatto inevitabilmente la differenza. La squadra di Yamaguchi ha segnato 96 gol (la differenza reti è a +60): le dirette inseguitrici Machida e Nagano insieme ne hanno messi 98!
Basta guardare anche la classifica cannonieri: i primi tre sono tutti giocatori del Renofa (67 gol). E che dire di Kazuhito Kishida, top-scorer di quest'anno? Faceva panchina al Machida fino al 2013, poi è andato in prestito al Renofa. Ha deciso di rimanere e quest'anno si è sparato la stagione della vita: 32 gol in 34 gare, di cui molti decisivi.
Ora la squadra è diretta in J2, dove l'aspetta una sfida difficile. Ueno si aspetta grandi cose l'anno prossimo: «Avrei voluto vincere con un distacco di punti, ma va bene così. Grazie alla città di Yamaguchi: nel 2016 speriamo di dare problemi a tutti». Eppure nessuno avrebbe scommesso uno yen su quelle facce sorridenti a inizio anno...
In maniera neanche troppo nascosta, l'obiettivo è già chiaro fin dal 2006: Yamaguchi vuole stare in J. League. Quest'anno è arrivata tra i professionisti e sta scalando velocemente le tappe. Se un giorno li vedremo in J1, è tutto da vedere. Ma i maestri che nel dopo-guerra hanno calcato i campi con quella maglia sarebbero sicuramente fieri di loro.

Kiyohiro Hirabayashi, 31 anni, dopo il gol della promozione.
(©  RENOFA Yamaguchi)

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