8.7.15

L'era dei ritorni.

Il calcio olandese continua a latitare in Europa: se la nazionale ottiene regolarmente l'attenzione di molti addetti ai lavori, i club non riescono più a imporsi. Costretti a vendere per sopravvivere bene, spesso puntano sui giovani. Questo non è bastato al Feyenoord, di nuovo fuori dalla zona europea dopo cinque anni.


Era dal 2010-11 che il Feyenoord non mancava l'entrata in una delle due competizioni europee. A esser sinceri, a Rotterdam non vedono la squadra in una partita della fase a gironi della Champions League da diverso tempo. L'ultima gara giocata nella massima competizione europea risale al 31 ottobre... 2001! L'ultimo trofeo vinto, invece, è la KNVB Cup del 2007-08. Sono passati sette anni e forse si spera di tornare a celebrare qualche alloro.
Tra le Big Three del calcio olandese, il Feyenoord ha vissuto alcuni anni di rinascita, con due terzi e un secondo posto tra il 2011 e il 2014. Merito di Ronald Koeman, che quest'anno ha dimostrato quanto fosse valido il suo lavoro anche in Premier League con il Southampton. Ma non è solo la partenza dell'allenatore ad aver creato qualche problema: nell'estate del Mondiale, il Feyenoord ha venduto Martins Indi, de Vrij, Janmaat e Pellè.
Troppe partenze per un'unica finestra di calciomercato, che hanno condizionato la stagione del Feyenoord. Un 2014-15 difficile fin da subito, con la quasi eliminazione dai play-off di Europa League per mano dello Zorya Luhansk e i soli cinque punti racimolati nelle prime sei partite di Eredivisie. Poi l'andazzo è migliorato con il passare del tempo (primi nel girone di Europa League), ma il Feyenoord non ha mai spiccato il volo.
A questo si sono aggiunti i guai di Roma-Feyenoord, quando nel pre-partita dei sedicesimi di Europa League i tifosi olandesi si sono scontrati con la polizia nel centro di Roma. Non è andata meglio al ritorno, dove i supporters hanno persino interrotto la partita. Il finale di campionato - due punti in cinque gare - ha reso impossibile mantenere il terzo posto e l'Europa diretta. I play-off persi hanno messo il punto su una pessima annata.
Per questo, l'era di Giovanni van Bronckhorst è iniziata persino prima del previsto. Inizialmente l'ex capitano degli Oranje avrebbe dovuto prendere la guida della prima squadra a luglio, ma l'esonero di Fred Rutten ha cambiato tutto e così GvB è subentrato in un finale di stagione scriteriato. Nel doppio play-off disputato contro l'Heerenveen, il neo-tecnico non ha dovuto far altro che sottoscrivere la fine e pensare al 2015-16.
L'esperienza di van Bronckhorst sarà fondamentale: lui ha vinto una Champions League con il Barcellona e potrà trasmettere una nuova mentalità alla squadra. Per altro, il salto era atteso: 235 partite giocate in otto anni al De Kuip, GvB è stato ha militato anche nelle giovanili per altri undici. Nello staff tecnico del Feyenoord per quattro anni, è tempo per l'olandese di dimostrare che vale anche come manager del De Stadionclub.


La nuova annata è iniziata da qualche giorno, con il Feyenoord in ritiro in Austria da lunedì scorso. La squadra affronterà diverse amichevoli di prestigio: il 23 luglio toccherà al Southampton, il 1° agosto all'Olympiacos campione di Grecia. Chiaro come l'obiettivo della nuova stagione diventi quello di riscattare l'annata precedente. Le prospettive, in questo senso, sembrano esser buone: il Feyenoord non ha subito nessuna partenza eccellente.
Le conferme son passate sopratutto dalla permenenza di due giocatori fondamentali: il giovane capitano Jordy Clasie (classe '91, presente all'ultimo Mondiale) e l'ala Jean-Paul Boëtius (classe '94). A loro si è aggiunta la conferma di Colin Kâzım-Richards, che si è rilanciato al De Kuip: 12 gol in 30 partite, più di quelli realizzati nelle ultime tre stagioni. Inoltre, l'arrivo di Marko Vejinović dal Vitesse per tre milioni e mezzo di euro è il segnale che la società è tornata a spendere.
Sarà sopratutto un'era di ritorni. Dirk Kuyt giocherà di nuovo per il Feyenoord dopo nove anni e gli 83 gol realizzati nel suo primo stint al De Kuip. Tra i due assistenti di van Bronckhorst, c'è Jean-Paul van Gastel, altro ex eccellente che faceva parte dell'ultimo Feyenoord campione d'Olanda. Patrick Lodewijks, che ha chiuso la carriera con questa maglia, oggi è l'allenatore dei portieri e il coach delle riserve. Per non parlare di Roy Makaay, che oggi allena l'U-13 del club. Insomma, una direzione made in Rotterdam.
L'8 agosto inizierà l'Eredivisie e a Rotterdam si spera di vedere una stagione diversa. L'esordio casalingo contro l'Utrecht dirà qualcosa sul futuro del club. Un'era di ritorni anche nel campionato olandese, visto che gli allenatori di Psv e Ajax saranno ancora rispettivamente Philip Cocu e Frank de Boer, due ex compagni di nazionale di GvB. A Rotterdam vorrebbero nuovamente alzare un trofeo: l'era dei ritorni sarà anche quella delle vittorie?

Giovanni van Bronckhorst, 40 anni, guiderà il Feyenoord nel 2015-16.

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