3.2.15

La banda dei giovani terribili.

Spesso ci troviamo a parlare del campionato olandese: l'Eredivisie produce una quantità straordinaria di talenti. L'Ajax ha dominato gli ultimi quattro campionati, ma potrebbe esserci un cambio al vertice. Già, perché la straordinaria banda di ragazzini terribili del PSV Eindhoven ha deciso di sconquassare gli equilibri olandesi: primi in campionato a +9 dall'Ajax, pronti per i sedicesimi di Europa League contro lo Zenit San Pietroburgo. E non è finita.


L'Olanda ha recitato un gran ruolo al Mondiale 2014, arrivando terza. Tuttavia, i club Oranje difficilmente stanno realizzando negli ultimi anni delle buone prestazioni. In Europa vengono spesso schiacciati: nel ranking Uefa per club, l'Olanda è attualmente al nono posto, dietro anche l'Ucraina e la Russia. Un andazzo che non migliorerà nei prossimi anni a meno che non si ottenga qualche risultato: quando il biennio 2010-12 sarà fuori dai calcoli del ranking, l'Olanda rischia di finire anche più in basso.
L'ultima squadra a vincere una competizione Uefa è stata il Feyenoord, che ha battuto il Borussia Dortmund nella finale di Coppa Uefa del 2002 giocata in casa, al De Kuip di Rotterdam. Per trovare l'ultima finalista olandese in Champions League, bisogna invece tornare al 1996, quando l'Ajax perde ai rigori contro la Juventus nell'ultimo atto di Roma. Quella squadra - allenata da van Gaal (non è un caso) - è stata anche l'ultima a vincere il massimo trofeo continentale: la vittoria arriva contro il Milan nella finale di Vienna del 1995.
Anche quando ci sono delle buone potenzialità, le squadre sono smantellate in nome dei surplus finanziari (basti guardare l'ultima campagna acquisti del Feyenoord nell'estate 2014). Di fronte al dominio dell'Ajax, una squadra che doveva recuperare da una stagione disastrosa era il PSV. A Eindhoven l'anno scorso hanno perso Strootman, Mertens e il treno Champions (eliminati nei preliminari dal Milan). La squadra è andata incontro a una striscia pessima di risultati in autunno. Neanche otto vittorie consecutive nel finale hanno permesso al PSV di entrare nelle prime tre, accontentandosi così del 4° posto finale. Fuori in Europa League nel girone, fuori in KNVB Cup subito.
Una stagione disastrosa, ma le cose sono cambiate rapidamente quest'estate. Innanzitutto c'è stata un'attenta campagna acquisti: partenze ridotte al minimo, a differenza di quanto è avvenuto con Ajax e Feyenoord. L'arrivo di due prestiti/rinforzi in difesa (Rekik e Isimat-Mirin), nonché l'aggiunta del messicano Guardado. L'andazzo è cambiato e lo si è capito sin dall'inizio di questa stagione, quando il PSV ha battuto l'Ajax all'Amsterdam Arena nell'agosto scorso: un 3-1 in rimonta, che ha delineato quanto di buono i ragazzi di Eindhoven potessero fare. Miglior attacco e miglior difesa, al Philips Stadion si godono l'imbattibilità casalinga. Infine, nel PSV giocano sia il capocannoniere che il miglior assist-man del campionato.

Philip Cocu, 44 anni, ex bandiera e ora tecnico del PSV.

Innanzitutto, il merito va a Philip Cocu. C'è voluto un anno di maturazione, ma ora l'ex calciatore di Barcellona e della nazionale olandese è uno dei tecnici più promettenti che circolano nel panorama europeo. Il suo collega Frank de Boer all'Ajax ha già vinto alcuni trofei, quest'anno potrebbero toccare a lui. È stato assistente per Bert van Marwijk mentre era il ct dell'Olanda (proprio come il suo ex compagno di nazionale De Boer), ma ora è pronto a spiccare il volo da solo. In fondo, Cocu ha già portato un trofeo a casa con il PSV: quando ha fatto da manager ad interim sul finire del 2011-12, ha vinto la coppa nazionale. Inoltre, il PSV lo ha assunto con un contratto di quattro anni nell'estate 2013, segno che il club crede ciecamente nel lavoro di Cocu.
Per quanto riguarda la squadra, di sicuro abbiamo a che fare con una delle compagini olandesi più forte degli ultimi anni. Lo scontro in Europa League contro lo Zenit dirà parecchio, ma di sicuro che c'è il talento dei giovani Rood-witten è abnorme. Formazione titolare con Zoet in porta; Arias, Rekik, Bruma e Willems a formare la linea di difesa. Schaars perno della mediana, con ai lati Maher e capitan Wijnaldum. Trio d'attacco con De Jong centravanti e la coppia Narsingh-Depay ai lati nel più classico dei 4-3-3 olandesi.
Età-media: 23,1 anni. Margini di miglioramenti: abnormi. Una panchina abbastanza lunga, se si pensa che Cocu può contare su Locadia, Isimat-Mirin, Guardado, Brenet, Hendrix. Il PSV ha tutto per dominare in lungo e in largo in Olanda, nonché materiale per affermarsi a livello continentale. Ora la la forza del club deve concentrarsi al prossimo mercato estivo. Non ci sono dubbi sul fatto che molti tenteranno di portar via i giovani gioielli da Eindhoven; il vero segreto sarà resistere a questi assalti. Se si vuol restituire un minimo di decoro alla reputazione dei club olandesi in Europa, è il minimo che si possa fare.

Memphis Depay, 20 anni, la stella più grande del club di Eindhoven.

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