8.6.14

Fermare gli iberici (Parte II).

I Mondiali sono ormai alle porte. Convocazioni fatte, liste chiuse, protagonisti pronti e assenze rimpiante. Tutti in attesa di quel calcio d'inizio tra Brasile e Croazia del 12 giugno prossimo all'Arena di San Paolo, che ci porterà dentro alla ventesima edizione della Coppa del Mondo. Prima, però, cerchiamo di capirci qualcosa, analizzando girone per girone le squadre, i giocatori, le loro storie e quanto potranno esser protagonisti in quest'attesissima rassegna intercontinentale. Dove l'obiettivo è interrompere l'egemonia della Spagna, vincitrice di due Europei e dell'ultimo Mondiale. Ecco la prima parte di quest'introduzione alla Coppa del Mondo brasiliana.

Il momento-chiave della finale 2010: Andres Iniesta, 30 anni, sta per segnare l'1-0 decisivo.

GIRONE E
Svizzera
C.T.: Ottmar Hitzfield | Capitano: Gokhan Inler | I fondamentali: Inler, Stocker, Drmić
La Svizzera giunge in Brasile dopo esser maturata ulteriormente in questi due anni. Sotto la guida di Hitzfield, la qualificazione è arrivata in un girone relativamente semplice. Ciò nonostante, la Svizzera può essere la mina vagante di questo Mondiale: se passasse il girone (da prima classificata?), nessuno vorrebbe trovarsela di fronte. Due terzini di fama internazionale (Lichsteiner e Rodriguez), ma saranno sopratutto centrocampo e attacco a determinare le fortune degli elvetici: Inler e Xhaka non hanno attraversato una grande stagione, mentre davanti ci sono Seferović e Drmić, in cerca della definitiva consacrazione a livello planetario.

Ecuador
C.T.: Reinaldo Rueda | Capitano: Antonio Valencia | I fondamentali: Paredes, Valencia, Caicedo
Svizzera e Francia sembrano più forti, ma attenzione all'Ecuador. Nessuno li dava al Mondiale, eppure sono arrivati quarti nel girone sudamericano, costringendo l'Uruguay agli spareggi. L'infortunio dell'esperto Segundo Castillo non li aiuta, ma il mediano ci sarà comunque nel gruppo che andrà in Brasile. Solo due gli elementi rimasti dalla prima partecipazione nel 2002: Walter Ayoví e Édison Méndez. Davanti si punta molto sulla vena realizzativa di Felipe Caicedo, emigrato da qualche tempo ad Abu Dhabi dopo anni in Europa. Alla guida c'è Reinaldo Rueda, che aveva già portato l'Honduras al Mondiale quattro anni fa.

Francia
C.T.: Didier Deschamps | Capitano: Hugo Lloris | I fondamentali: Varane, Pogba, Benzema
La Francia arriva al Mondiale dopo esser stata a un passo dall'eliminazione nei play-off contro l'Ucraina. E l'infortunio di Franck Ribery è un'altra mazzata su un gruppo molto giovane, che ha bisogno di una guida più esperta. Il girone è comunque alla portata, visto il talento dei transalpini. Tuttavia, sarebbe interessante capire quanto sarà forte questa nazionale tra un paio d'anni, quando giocherà l'Europeo da padrone di casa. Intanto, in Brasile i quarti potrebbero essere l'obiettivo giusto. Ci sarà da capire anche come si comporterà la giovanissima difesa (età media di 24 anni).

Honduras
C.T.: Luis Fernando Suárez | Capitano: Noel Valladares | I fondamentali: Izaguirre, Espinosa, Bengtson
Va detto che l'Honduras - come nel 2010 - giunge al Mondiale in un girone dove sembra destinato a fare la cenerentola. Certo, anche per i centroamericani l'Olimpiade del 2012 è stata fondamentale (quarti di finale) e la squadra ha fatto un ottimo girone di qualificazione, arrivando davanti al Messico. Si punta tutto sulla forma in attacco di Jerry Bengtson, autore di nove reti nel cammino per il Mondiale.

Ottmar Hitzfield, 65 anni, è il C.T. della Svizzera, mina vagante in Brasile.

GIRONE F
Argentina
C.T.: Alejandro Sabella | Capitano: Lionel Messi | I fondamentali: Romero, Aguero, Messi
Come al solito e mai come quest'anno, l'Argentina si presenta con i favori del pronostico senza meritarseli. L'Albiceleste ha dominato le qualificazioni sudamericane, ma non c'era il Brasile. Messi e compagni sono fortissimi davanti e hanno un girone semplice, ma dietro hanno una difesa che lascia diverse perplessità. Molto è nelle mani di due uomini. Il C.T. Sabella ha una storia tanto breve quanto vincente da tecnico (per molti anni è stato assistente di Passerella): fu lui il tecnico dell'Estudiantes che vinse la Libertadores nel 2009. Ora riuscirà a ripetersi ad alti livelli? E poi la Pulga: riuscirà Messi a trascinare - perché di questo ci sarà bisogno - una nazionale destinata a vincere, ma abituata a rimanere delusa?

Bosnia & Herzegovina
C.T.: Safet Sušić | Capitano: Emir Spahić | I fondamentali: Spahić, Pjanić, Džeko
Prima esperienza per la squadra bosniaca, che è arrivata al Mondiale vincendo un gruppo alla sua portata. Davanti c'è un arsenale da guerra: Salihović, Pjanić, Misimović, Ibišević e Džeko promettono spettacolo, così come Begović sembra esser affidabile in porta. Il problema è dietro: Spahić ha la fama di esser troppo falloso. Riuscirà la Bosnia a esser equilibrata? Sušić intanto può esser contento: il girone F è semplice e la Bosnia potrebbe passare senza grossi problemi, regalandosi gli ottavi alla prima partecipazione.

Iran
C.T.: Carlos Queiroz | Capitano: Javad Nekounam | I fondamentali: Davari, Nekounam, Dejagah
Certamente la squadra più debole del girone, l'Iran ha avuto comunque il merito di passare le qualificazioni asiatiche da prima del girone. Torna al Mondiale dopo otto anni e la forza sta nel collettivo, visto che - capitan Nekounam a parte - non ci sono né grosse stelle, né giocatori di fama. I problemi sono sopratutto in porta e in attacco: Davari in Bundesliga ha mostrato diverse pecche, mentre davanti si fatica a segnare.

Nigeria
C.T.: Stephen Keshi | Capitano: Vincent Enyeama | I fondamentali: Enyeama, Obi Mikel, Emenike
Si gioca le residue chance di qualificazione con la Bosnia. Campioni d'Africa, Keshi ha fatto un ottimo lavoro e ha rigenerato le Green Eagles, arrivate a fine ciclo con alcuni dei suoi giocatori nel Mondiale sudafricano. Ora l'età-media è più bassa, c'è qualche prospetto interessante e i soliti noti a guida del gruppo: capitan Enyeama, Yobo, Obi Mikel e Odemwingie. I gol di Emenike saranno importanti, mentre c'è un'assenza curiosa: mancherà Sunday Mba, match-winner della finale vinta nella Coppa d'Africa del 2013.

Lionel Messi, 26 anni: terzo Mondiale, sarà finalmente quello buono?

GIRONE G
Germania
C.T.: Joachim Löw | Capitano: Philipp Lahm | I fondamentali: Khedira, Kroos, Klose
E' una Germania più forte, ma forse meno equilibrata di quella del 2010. Rispetto a quattro anni fa, quando una giovane Mannschaft stupì il mondo, davanti c'è più talento ma dietro si soffrirà un po' di più. La condizione di Khedira, rientrato dopo sei mesi di stop per infortunio, diventa fondamentale per le sorti del centrocampo. Davanti non ci si annoierà, mentre Klose andrà alla caccia del record di gol al Mondiale (per ora 14 contro i 15 di Ronaldo). La mancanza di Reus (infortunato) sarà un problema per lo spettacolo. Di certo non per la Germania, che ha tante alternative. Forse è l'ultimo treno per Joachim Löw. Finora il tecnico ha solo sfiorato la vittoria e ha sbagliato tre partite in otto anni: che il torneo brasiliano sia l'occasione giusta?

Portogallo
C.T.: Paulo Bento | Capitano: Cristiano Ronaldo | I fondamentali: Beto, Pepe, João Moutinho
Non siamo più di fronte alla squadra che arrivò quarta al Mondiale tedesco del 2006. La grande generazione del calcio lusitano si è ritirata da un po', è rimasto solo CR7. Qualcuno si stupirà della sua mancanza tra i fondamentali che ho indicato, ma la risposta è semplice: il Portogallo andrà tanto avanti quanto i compagni dell'asso del Real faranno del loro meglio. Età-media piuttosto alta, Ronaldo è al terzo Mondiale. Chance di passare alte, ma la fregatura è dietro l'angolo.

Ghana
C.T.: James Kwesi Appiah | Capitano: Gyan Asamoah | I fondamentali: Dauda, K.P. Boateng, Gyan Asamoah
La nazionale potenzialmente più interessante del torneo. Dopo la delusione di quattro anni fa, il Ghana si ripresenta come la squadra più forte del continente nero. Non c'è ancora la Coppa d'Africa in bacheca, ma sulla qualità non si discute: manca qualcosina in difesa, ma dai mediani in su si sogna. Forse è una delle nazionali africane più forti della storia: c'è qualità e quantità. Bisogna vedere come si re-inserirà Kevin Prince Boateng (discutibile il suo attaccamento alla nazionale) e la forma di Gyan Asamoah, capitano e bomber.

Stati Uniti
C.T.: Jurgen Klinsmann | Capitano: Clint Dempsey | I fondamentali: Brooks, Dempsey, Altidore
Salta subito all'occhio l'esclusione di London Donovan, l'uomo più importante nella storia del calcio statunitense: Klinsmann ha fatto una scelta forte, onestamente non è sembrata la migliore del mondo. Gli Stati Uniti hanno vinto la Gold Cup nel 2013 e hanno un gruppo più giovane di quattro anni fa. Tuttavia, gli USA sembrano la squadra più debole di un girone comunque difficile. Suscitano curiosità Julian Green, talentino 18enne del Bayern Monaco, e Aron Jóhannsson, attaccante di origine islandese dell'AZ di Alkmaar.

Cristiano Ronaldo, 29 anni, e la speranza di passare almeno il girone.

GIRONE H
Belgio
C.T.: Marc Wilmots | Capitano: Vincent Kompany | I fondamentali: Courtois, Witsel, Hazard
I belgi sono la vera mina vagante di questo Mondiale. Per forza: il sorteggio li mette in una buona posizione e una vittoria del girone vorrebbe dire un possibilissimo passaggio ai quarti di finale. Inoltre, il potenziale di questa nazionale è abnorme. Certo, un mediano e qualche terzino in più avrebbero fatto comodo a Wilmots, che ha costruito una squadra d'alto borgo. Attesissimi Eden Hazard e Romelu Lukaku: al Chelsea non hanno potuto giocare insieme, chissà se faranno impazzire le difese in questo Mondiale brasiliano.

Algeria
C.T.: Vahid Halilhodžić | Capitano: Madjid Bougherra | I fondamentali: Ghoulam, Feghouli, Ghilas
Le Volpi del deserto arrivano al Mondiale dopo la delusione di quello di quattro anni fa, concluso senza né vittorie, né gol all'attivo. Anche stavolta saranno l'africana più debole presente al torneo finale e sperano almeno di strappare qualche punto nel girone. Hanno fatto scalpore le esclusioni di due buoni giocatori come Boudebouz e Djebbour (anche se quest'ultimo ha segnato poco quest'anno). Qualche buon giocatore c'è - Ghoulam, Feghouli e diversi attaccanti - ma manca una squadra che metta paura. Del resto, l'Algeria è passata agli spareggi faticando contro il Burkina Faso vice-campione d'Africa.

Russia
C.T.: Fabio Capello | Capitano: Vasili Berezutski | I fondamentali: Akinfeev, Shchennikov, Kerzhakov
Dopo dodici anni d'assenza (l'unico rimasto di quell'edizione è Kerzhakov) e la clamorosa eliminazione nello spareggio con la Slovenia di quattro anni fa, i russi tornano al Mondiale. Con questo girone, la qualificazione non sembra in discussione. Se il Belgio è la sorpresa dichiarata, i russi potrebbero comunque far strada. Finalmente partono a fari spenti, al contrario dell'Europeo di due anni fa (finito con l'eliminazione nel girone). Squadra interamente composta da giocatori che militano in patria, non c'è una vera stella (anche se l'assenza di Shirokov peserà). Arshavin è stato escluso da Capello da due anni: la vera forza è il collettivo organizzato.

Corea del Sud
C.T.: Hong-Myong Bo | Capitano: Koo Ja-Cheol | I fondamentali: Hong Jeong-Ho, Ki Sung-Yueng, Son Heung-Min
I sudcoreani arrivano a questo Mondiale orfani di un monumento calcistico come Park Ji-Sung, che recentemente si è ritirato dal calcio. Poco male, visto che la Corea del Sud viene dal bronzo ottenuto alle Olimpiadi di Londra. Ciò nonostante, la qualificazione al Mondiale è stata complicata: nel girone con Uzbekistan e Iran, le sofferenze non sono state poche. Ora si farà esperienza in questa rassegna, con l'attaccante del Bayer Leverkusen Son Heung-Min come stella principale.

Per composizione del girone e tabellone, il Belgio è la vera mina vagante del Mondiale.

(parte seconda, continua...)

Nessun commento:

Posta un commento