9.3.14

Piccoli gioielli dell'Hampshire.

Difficile trovare squadre del sud dell'Inghilterra in Premier League: l'unica tra queste è il Southampton di Mauricio Pochettino, la realtà più interessante del 2013-14. Linee guida semplici: buone operazioni in entrata e crescita del vivaio, confermate dalla settimana appena trascorsa. Il Manchester United è pronto a un'offerta-shock per Luke Shaw, Adam Lallana ha brillato in nazionale e Jay Rodriguez è andato a segno ieri contro il Crystal Palace.

Jay Rodriguez, 24 anni, e Adam Lallana, 25, compagni nel Southampton e in nazionale.

Non che il Southampton sia nuovo nel proporre giocatori interessanti sul panorama del calcio inglese. Ricordiamoci che i Saints sono coloro che hanno regalato all'Inghilterra Matthew Le Tissier, nato nell'isola di Guernsey e probabilmente il giocatore più amato dai tifosi al The Dell (il vecchio impianto del club, demolito nel 2001). "Le God" è stato l'uomo-leggenda del Southamtpon; dopo il suo addio, i Saints sono sopravvissuti in Premier fino al 2005, grazie alla scoperta di altri giocatori interessanti. Ad esempio, il club portò il primo lettone nella massima serie inglese, Marian Pahars, che fece anche discretamente bene. James Beattie si fece conoscere con il Soton, che ha dato il meglio proprio con la maglia del Southampton. Wayne Bridge esplose con i biancorossi del sud, mentre Kenwyane Jones fece i primi passi nel calcio inglese al St. Mary's Stadium, diventato nel frattempo la nuova casa del club.
Purtroppo, la retrocessione è arrivata come una mazzata sul Southampton, che ha sofferto le prime difficoltà. A nulla è servito avere in squadra due giovani di belle speranze, che negli ultimi anni si sono trasformati in due splendidi giocatori: Theo Walcott e Gareth Bale. L'ala lasciò il Southampton nel gennaio 2006, il gallese nell'estate 2007, ma in entrambi i casi il merito è del vivaio dei Saints, capace di plasmare due fenomeni del genere. Ciò nonostante, la situazione del club non è migliorata: i debiti crescevano e neanche il sacrificio di molti dei suoi giocatori migliori ha migliorato la situazione. Il Southampton è arrivato persino a chiudere alcuni settori dello stadio per limitare i danni, ma l'amministrazione controllata è arrivata puntuale nel marzo 2009. Il collasso economico è corrisposto a quello tecnico: squadra troppo giovane e la retrocessione in League One nel 2008-09.
Dai guai finanziari al fallimento, il passo poteva esser breve: alla fine fu trovato un investitore solo a luglio, con l'acqusizione del club da parte di Markus Liebherr. Con l'arrivo del tecnico Alan Pardew, il Southampton tornò a vincere un trofeo (il Johnstone Paint Trophy), ma ci è voluto l'arrivo di Nigel Adkins e la liberazione dalla zavorra dei dieci punti di penalizzazione (quelli dovuti al periodo di amministrazione contollata). Certo, i Saints hanno dovuto rinunciare a un altro talento cresciuto in casa, Alex Oxlade-Chamberlain, anche lui passato all'Arsenal; tuttavia, Adkins ha fatto un miracolo con quello che aveva in casa. L'esplosione definitiva di Rickie Lambert - più di 100 gol con il Southampton - ha aiutato il club a tornare in Premier League nel 2012. Adkins è stato poi allontanato a metà dell'ultima stagione, ma Pochettino l'ha sostituito adeguatamente. L'argentino ha guidato la squadra alla salvezza, vincendo un premio per manager del mese nell'ottobre scorso. In questa stagione, la squadra dell'Hampshire ha stazionato anche nelle zone europee della classifica per i primi mesi del campionato. Ora il Southampton è nono, ma la salvezza pare già acquisita.

Theo Walcott e Gareth Bale, 24 anni, entrambi prodotti del vivaio dei Saints.

In questo panorama, i Saints si sono dati da fare nell'ultimo mercato estivo: Osvaldo dalla Roma per 15 milioni (subito rispedito in Italia, destinazione Juve), Wanyama dal Celitc per 14 e Lovren dall'OL per 10. Tuttavia, i Saints hanno continuato a puntare su alcuni giocatori delle categorie inferiori. Non solo il bomber Lambert, ma anche tanti giocatori dal futuro luminoso sono arrivati al St. Mary's: Morgan Schneiderlin, diventato l'anno scorso uno dei centrocampisti più laboriosi dell'intera Premier. Poi Jack Cork, prelevato per poche sterline dal vivaio del Chelsea, oppure Nathaniel Clyne, arrivato al Soton dal Crystal Palace. Tra gli acquisti, dobbiamo ricordare anche Gastón Ramírez, comprato per 15 milioni di euro. Se dovessi scegliere l'acquisto migliore del Southampton degli ultimi anni, non ho dubbi: Jay Enrique Rodriguez. Sembra il nome di un supereroe, ma in realtà è il numero 9 dei Saints. Classe '89 di origini spagnole, l'attaccante ha costruito la sua carriera nel Burnley, sua città natale. Dodici gli anni spesi con i Clarets, con cui ha segnato 41 gol, fino a che il Southampton non pagò otto milioni e mezzo di euro per portarlo al St. Mary's nell'estate 2012. Rodriguez ha dimostrato una certa duttilità tattica, coesistendo con Lambert e Lallana: un risultato ottenuto giocando spesso da esterno sinistro piuttosto che nel suo ruolo naturale.
Infine, ci sono i giovani di casa Southampton. James Ward-Prowse deve ancora esplodere, ma si farà: a 19 anni c'è tempo perché diventi una stella. Soprattutto, ci sono Adam Lallana e Luke Shaw, il vice-capitano e il giovane diamante di casa Saints. Lallana è nelle giovanili del Southampton dal 2000, uno che ha vissuto i momenti belli e brutti di questi ultimi anni del club. Ne è diventato il vice-capitano, anche se in realtà veste spesso la fascia perché Kelvin Davis, capitano della squadra, è ormai relegato in panchina. E Lallana ne ha approfittato per diventare un beniamino del St. Mary's, dove tutti aspettano le sue giocate in adorazione. I tifosi cantano: "Messi sembra una merda in confronto a lui". Anche grazie al gran gol segnato contro l'Hull nello scorso novembre o all'assist regalato a Sturridge nell'ultima amichevole dell'Inghilterra contro la Danimarca. Se Lallana è la certezza, Shaw è la speranza non solo del Southampton, ma dell'intero calcio inglese, in attesa di un erede di Ashley Cole (a cui Shaw è subentrato). Classe '95, il terzino sinistro è nel club dal 2003 e ha esordito a soli 16 anni. Ora è cresciuto e il Soton potrebbe avere in casa un altro Bale. E i grandi club inglesi non hanno voglia di lasciarsi scappare un'altra occasione del genere. Katharina Liebherr, presidentessa del club, ha dichiarato come la società non abbia nessuna intenzione di cedere i suoi pezzi pregiati. Di fronte a certe cifre, però, la volontà del Southampton potrebbe vacillare: almeno quattro dei giocatori citati fra i Saints (Shaw, Lallana, Rodriguez e Lambert) hanno possibilità di esserci al Mondiale di giugno. I piccoli gioielli dell'Hampshire costano, ma non è detto che rimangano per sempre nella vetrina della gioielleria del St. Mary's.

Luke Shaw, 18 anni, nuovo enfant prodige del calcio inglese.

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