26.3.14

Il ritorno del cacciatore.

Bundesliga spettacolo. Questo è il mantra che passa con il Bayern Monaco di Guardiola (ormai campione), il BVB di Klopp e persino con lo Schalke 04 di Keller. E la cosa strana è che proprio nella squadra di Gelsenkirchen troviamo un bomber dalla media-gol invidiabile: 12 reti in 15 partite disputate quest'anno. Il suo nome è Klaas-Jan Huntelaar: l'olandese è tornato alla grande dopo gli infortuni che lo hanno tenuto ai box per gran parte di questa stagione.

Huntelaar e il Milan: un'avventura poco fortunata (7 gol in 30 presenze).

Non che Huntelaar si sia improvvisamente scordato come si segna. Del resto, il gol è il suo mestiere: li ha sempre fatti, un po' ovunque. Sin da quando crebbe all'ombra di Ruud van Nistelrooy nelle giovanili del PSV Eindhoven. La powerhouse olandese lo lasciò andar via senza troppi complimenti, nonostante i gol segnati sia nelle categorie giovanili che nell'anno di prestito all'AGOVV in seconda divisione. Un impatto così forte che ancora oggi lo stadio del piccolo club di Apeldoorn chiamò uno degli stand col nome del bomber.
In Olanda tutti cominciano a conoscerlo. Huntelaar rifiuta il rinnovo del PSV e si trasferisce all'Heerenveen, dove in un anno e mezzo completa l'esplosione. L'Ajax lo nota e lo compra nel gennaio 2006 per nove milioni di euro: il top del calcio olandese per il prospetto più interessante del calcio orange. Gli anni di Amsterdam si riveleranno fondamentali per la sua maturazione, visto che Huntelaar supera quota venti stagionali per tre stagioni di seguito. L'Ajax avrà la fortuna di fregiarsi per un'annata e mezza di un duo d'attacco senza precedenti: Luis Suárez e The Hunter, il soprannome di Huntelaar. Insieme faranno 64 gol nella stagione 2007-08.
Ma anche l'Ajax comincia a star stretto al centravanti, che attira le attenzioni del Real Madrid. Nel 2009, un altro trasferimento invernale - la cifra è di 20 milioni di euro - lo porta a vestire la camiseta blanca: Huntelaar segna otto gol in venti presenze. Numeri incoraggianti, che però non gli impediscono di cambiare nuovamente maglia in estate, quando il Milan punta su di lui: saranno i 15 milioni spesi in maniera più stupida nella storia del calciomercato recente.
Leonardo sembra preferire Borriello, tanto che Huntelaar gioca interamente solo quattro delle trenta partite stagionali con la maglia rossonera. Sette gol sono pochi, mentre sono tante le sostituzioni subite dall'olandese, che non rende al massimo nel suo unico anno rossonero. A Galliani e soci, poco importa: Huntelaar fa la stessa fine di Ricardo Oliveira e viene forse rivenduto dopo appena una stagione, con molta fretta. Così l'olandese è arrivato allo Schalke 04 dopo la Coppa del Mondo sudafricana: la destinazione perfetta e il campionato ottimale per chi voleva ricominciare a segnare tanti gol.

Huntelaar festeggia il gol del 2-1 in Olanda-Camerun dell'ultimo Mondiale.

Gelsenkirchen non ha tradito la fiducia di Huntelaar, così come l'olandese ha dimostrato di esser utile allo Schalke 04. Al tempo stesso, i 14 milioni di euro spesi dalla società tedesca hanno permesso ai tifosi dello Schalke di vedere all'opera per due anni una coppia davvero niente male: The Hunter con Raul Gonzalez Blanco, che nel frattempo si era stancato di far panca a Madrid. Una coppia che ha portato lo Schalke a vincere subito la DFB-Pokal e a raggiungere la semifinale di Champions League del 2011. 
Una volta ambientato nel calcio tedesco, il 2011-12 di Huntelaar era stato impressionante: 48 gol in 48 partite. Poi, il leggero calo dell'anno scorso e i primi segnali di malessere fisico. Quando nell'autunno scorso si è infortunato al ginocchio, tutti hanno pensato che la carriera ad alti livelli dell'olandese potesse addirittura essere arrivata ai titoli di coda. Invece, l'ex Ajax e Real è tornato più forte di prima: da quando ha ripreso confidenza con il campo, per lui otto reti nelle dieci gare dal rientro dalla pausa invernale della Bundesliga. 
In più, il capolavoro - seppur inutile - messo a segno contro il Real Madrid in Champions League. E i dati sono dalla sua parte: se diamo un'occhiata alle cinque leghe più importanti d'Europa, la media-gol di Huntelaar è al settimo posto per media-gol. Dietro a Messi, Suarez, CR7, Ibrahimovic, Aguero e Sturridge, ma davanti a Diego Costa, Mandzukic, Lewandowski e Benzema. Non male per chi aveva il percorso in salita dopo un grave stop. Oltretutto, la media-gol è migliore anche di quel Robin van Persie che è attualmente il titolare della nazionale olandese. 
La storia di Huntelaar con gli Orange non è delle migliori: nel giro dal 2006, non c'è stata una competizione tra Euro 2008, Mondiale 2010 ed Euro 2012 in cui l'attaccante sia stato considerato titolare. Difficile scalzare mostri sacri come van Nistelrooy o lo stesso van Persie. Ora che la sua media-gol è così alta, chissà che van Gaal non faccia un pensierino al centravanti dello Schalke 04 come titolare della sua Olanda al Mondiale brasiliano del prossimo giugno. 

Intanto, Huntelaar ha un contratto che scade nel giugno 2015: c'è ancora tempo per stupire. Il cacciatore è tornato e non vuole fermarsi.

Klaas-Jan Huntelaar, 30 anni, tornato a grandi livelli quest'anno.

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