15.4.13

UNDER THE SPOTLIGHT: Rodrigo

Buongiorno a tutti e benvenuti ad un altro numero della rubrica "Under The Spotlight", lo spazio dove posso pubblicizzare alcuni dei talenti più puri che si possono visionare in giro per l'Europa. Oggi vado avanti con un nome pesante, conosciuto ai più grazie alle imprese compiute con il suo club, il Benfica: sto parlando di Rodrigo Moreno Machado, conosciuto più comunemente con il nome di Rodrigo. Questo spazio è prodotto dall'imbeccata di un amico/appassionato; tuttavia, osservando i dati e la carriera del ragazzo, non se ne può che parlare bene.


SCHEDA
Nome e cognome: Rodrigo Moreno Machado
Data di nascita: 6 marzo 1991 (22 anni)
Altezza: 1.80 m
Ruolo: Attaccante (ala, seconda punta, prima punta)
Club: Benfica (2010-?)



STORIA
Cugino dei famosi Thiago Alcantara e Rafinha (giovani stelle del Barca), Rodrigo è nato in Brasile, a Rio de Janeiro, 22 anni fa. Il ragazzo muove i primi passi calcistici al Flamengo, per poi passare all'Ureca; a 14 anni, il Celta Vigo lo nota e lo porta immediatamente in Galizia. Quattro anni nelle giovanili, poi il Real Madrid bussa alla porta: il ragazzo venuto da Rio fa le valigie e si trasferisce volentieri nella capitale. Il brasiliano viene messo nella terza squadra del Real, che milita in quarta divisione spagnola; ci vuole poco, però, perché il ragazzo venga promosso al Real Madrid Castilla, seconda compagine dei "blancos", che giocano una divisione più in su. Il bilancio personale è molto buono per un 19enne ancora sconosciuto: 18 presenze e 5 gol.
Eppure, dal Portogallo, c'è già un club che vede qualcosa di più in questo ragazzino: il Benfica. I portoghesi, vogliosi di scommettere su Rodrigo, spendono 6 milioni di euro per averlo dal Real; insieme all'acquisto, c'è l'opzione per gli spagnoli di riprendersi il ragazzo al doppio nelle due stagioni successive. In realtà, Rodrigo dimostra come debba ancora crescere: al Benfica lo considerano un investimento per il futuro e, così, mandano l'attaccante in prestito al Bolton, in Premier League. L'impatto con l'Inghilterra è difficile: 20 presenze ed un solo gol per il ragazzo di Rio. Tornato a Lisbona, il tecnico Jorge Jesus decide di trattenerlo e di renderlo partecipe della squadra: il Benfica arriva ai quarti di finale di Champions, perdendo solo contro il Chelsea campione. Il club della capitale portoghese vince la coppa nazionale e l'ormai naturalizzato spagnolo arriva a 16 gol in 38 presenze stagionali, dimostrando di essere utile nella rotazione della squadra: tuttavia, non lo si può considerare un vero titolare, viste le presenze di Gaitan e Nolito, centrocampisti con vezzi d'attaccante.
Nell'estate successiva, però, cambia molto: Nolito parte e Rodrigo può avere altro spazio, sebbene il Benfica giochi con un modulo particolare (un 4-4-2 con due ali molto offensive). Lima e Cardozo sono i titolari, ma Rodrigo è una sorta di "dodicesimo uomo" e sfrutta bene ogni occasioni che gli capita a tiro: finora sono 11 i gol realizzati in 31 presenze. Con il Benfica vicino al titolo nazionale ed alle semifinali di Europa League, tutto può succedere: chissà che il ragazzo non stupisca nel corso finale della stagione.

CARATTERISTICHE TECNICHE
Se volete un termine di paragone calcistico, guardate Pedro del Barcellona: Rodrigo sembra esserne un'imitazione meglio riuscita, con meno tecnica, ma più velocità ed un tiro dalla distanza molto pericoloso. Ancor più duttile del numero 17 blaugrana, Rodrigo è prezioso perché in grado di occupare tutte le posizioni d'attacco. Sarebbe la manna di ogni allenatore: ala sinistra, ala destra in un 4-3-3, seconda punta in un 4-4-2 o 3-5-2, prima punta. E non è facile trovare un ragazzo della sua età che sia così poliedrico dal punto di vista tattico: i margini di miglioramento sono assicurati. Non è un ragazzo che nasce fenomeno, ma uno che sta diventando una "rising-star" del calcio europeo con il duro lavoro e con il tempo.

STATISTICHE
2009/2010 - Real Madrid C: 4 presenze, 1 gol | Real Madrid B: 18 presenze, 5 gol
2010/2011 - Benfica: 0 presenze, 0 gol
2010/2011 - → Bolton Wanderers: 20 presenze, 1 gol
2011/2012 - Benfica: 38 presenze, 16 gol
2012/2013 (in corso) - Benfica: 33 presenze, 11 gol

NAZIONALE
Rodrigo ha avuto di che scegliere: Spagna o Brasile? Non una scelta facile, visto che è difficile far parte di entrambe le selezioni. In realtà, il ragazzo non ha mai avuto grossi dubbi: cresciuto calcisticamente in Spagna,  ha giocato fin dalle giovanili per le "furie rosse", facendone tutta la trafila. Under-19, Under-20, ora Under-21, di cui detiene un record: nel marzo 2013, è diventato il bomber principe della storia della rappresentativa giovanile (13 reti in 12 presenze!). Oltretutto, le occasioni di incrementare il bottino ci saranno ancora, visto che la Spagna U-21 si è qualificata per l'Europeo di categoria della prossima estate, in cui sarà campione uscente. Per Rodrigo c'è anche un'esperienza con la nazionale olimpica, uscita malconcia dal Torneo di Londra dello scorso anno, quando uscì al girone eliminatorio. Del Bosque lo monitora, ma è presto per chiamarlo: l'Europeo U-21 potrebbe essere il trampolino definitivo. Ricordo comunque una postilla importante: non avendo esordito ancora in competizioni ufficiali con la Spagna, il Brasile potrebbe ancora convocarlo. Vedremo chi la spunterà...

LA SQUADRA PER LUI
Tornare all'amore giovanile - il Real Madrid - non sarebbe una brutta mossa. Tuttavia, la verità è che gli orizzonti di Rodrigo devono e possono essere più ampi: è uno dei pochi iberici che potrebbe farcela anche all'estero. Persino in Premier League, dove la colonia spagnola si sta allargando: sarebbe bello vederlo nel 4-3-3 di Rodgers. Chissà che il tecnico del Liverpool non pensi a lui; intanto, il futuro pare a Lisbona, dove il ragazzo può crescere almeno per un'altra stagione.


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