26.1.13

Capricci da Bobby Moore.

Chissà che qualcuno non si ricordi di quella chioma bionda che vagava sul campo di "San Siro" un decennio fa: Fabricio Coloccini non è mai passato inosservato. Vuoi per i capelli voluminosi, vuoi perché sempre circondate da grandi attese (che venivano puntualmente deluse): insomma, un motivo di discussione per qualunque appassionato del calcio inglese. Eppure, l'argentino si era rifatto una verginità in questi ultimi tempi al Newcastle; purtroppo, le bizze contrattuali lo stanno portando fuori rotta. Chissà cosa avrebbe detto Bobby Moore su di lui..

Coloccini ai tempi del Milan: pochissime le presenze con la maglia rossonera.

Fabricio Coloccini, classe 1982 della città argentina di Còrdoba, è esploso giovanissimo in patria, con le maglie di Argentinos Juniors e Boca; giusto il tempo di fare un paio di partite ed il Milan si mette d'accordo con il padre del giocatore, scavalcando il club degli "xeinezes". Il trasferimento fu controverso, sopratutto per il fatto che il ragazzo aveva appena esordito e forse gli era stata data troppa fiducia. Ma il Milan, campione d'Italia uscente, si prese il rischio ugualmente, pagando in seguito una somma per il trasferimento: un azzardo da otto milioni (!) di euro. Sovrastato dall'esperienza dei suoi compagni di reparto (gente come Costacurta o Nesta, tanto per fare esempi), il difensore fu costretto a tante esperienze in prestito: l'argentino aiuta il San Lorenzo a vincere il Clausura del 2001 e lascia buoni ricordi nei tre anni di Liga, giocati fra Alaves, Atletico Madrid e Villareal. Tuttavia, anche a 22 anni, non c'è spazio per lui: due presenze in totale e la cessione al Deportivo La Coruna - per cinque milioni - chiudono i cinque anni trascorsi a Milano.
Fortunatamente per lui, la Liga si rivela un terreno proficuo per la sua maturazione: Coloccini arriva quando l'epoca del "Super-Depor" è agli sgoccioli, ma non manca di aiutare i galiziani nel mantenersi a metà classifica ben per tre stagioni. Nel 2008, anche dopo diverse esperienze con la maglia della nazionale (tra cui la medaglia d'oro ad Atene), il Newcastle decide di prenderlo per ben 13 milioni di euro: anche stavolta la somma spesa pare esagerata per un giocatore che è in nazionale argentina, ma che non è certo ai livelli dei suoi compagni nell'Albiceleste. Tuttavia, Coloccini tiene botta, sebbene ogni tanto incappi in errori madornali; il suo rendimento, però, non basta a salvare i "magpies" da una rocambolesca retrocessione in Championship. A quel punto, il difensore argentino potrebbe andar via, ma decide di rimanere ed è uno dei cardini della risalita immediata in Premier, venendo anche inserito nella top-11 di quell'anno.
Con due stagioni in Inghilterra alle spalle, Coloccini sembra poter fare il definitivo salto di qualità: il suo rendimento spinge il suo allenatore, Alan Pardew, a considerarlo un vero top-player. Il resto è storia più recente: il Newcastle lo sceglie come capitano della squadra ed i "magpies" fanno una stagione straordinaria, coronata con l'entrata nella top-11 della stagione ed il quinto posto finale.

Il biondo Coloccini in nazionale argentina: 35 presenze con l'Albiceleste.

La stagione in corso non sta regalando grandi soddisfazioni alla squadra di Pardew: dopo i fuochi d'artificio dell'anno passato, il Newcastle è vicinissimo alla zona pericolosa, con soltanto due punti di vantaggio sulla terzultima in classifica. Insomma, la retrocessione è uno spettro che aleggia al "St. James' Park", dato che non sarebbe neanche la prima volta.. tutto sommato, i motivi potrebbero stare in tanti piccoli episodi: Cissé non segna più come l'anno scorso, Demba Ba è andato via e la difesa non è più impenetrabile come nelle prime giornate della stagione passata. Purtroppo, il problema si trovare anche in Alan Pardew, che è stato "manager dell'anno" nel 2011/2012, ma che si lascia andare a commenti anche troppo entusiastici sul suo centrale. In ottobre, dopo un'ottima prestazione dell'argentino nel derby contro il Sunderland, il tecnico dichiara:
Mi è sembrato di rivedere Bobby Moore.
Non passa molto tempo e si spera che Coloccini ridimensioni il tiro. Peccato che il capitano del Newcastle lo faccia a modo suo:
Ringrazio il tecnico, ma avrei preferito il paragone con Passarella!
Insomma, una mezza follia calcistica: paragonare l'argentino ad una leggenda come Bobby Moore, capitano della nazionale inglese nell'unico mondiale vinto dai Tre Leoni, pare una bestemmia. E adesso, i guai continuano: Coloccini ha deciso di non vestire più la maglia dei "magpies" e vuole immediatamente tornare in Argentina. Una prima trattativa con il San Lorenzo - dove è già stato nel 2001 - è andata male, si lavorerà ancora; tuttavia, Pardew conta di trattenere l'argentino, nonostante si sia già cautelato con l'acquisto del capitano del Monpellier, Yanga-Mbiwa. Insomma, poco importa se non è Daniel Passarella: le reincarnazioni di Bobby Moore conviene tenersele strette, anche se fanno i capricci.

Fabricio Coloccini, 30 anni: capitano dei Magpies, sembra in partenza.

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