19.6.12

Foot-Beautiful.

Di Euro 2012 avevo abbondantemente parlato all'inizio di questo mese, con varie previsioni sull'esito della rassegna continentale e la possibilità di avere una finale spettacolare. Beh, dopo una decina di giorni dall'inizio del torneo, abbiamo già qualche risposta a quali sarebbero stati gli sviluppi della competizione: i padroni di casa con il girone più facile sono già fuori, CR7 è rimasto in corsa a sorpresa e l'Armata Orange è stata rispedita a casa con tre sconfitte e zero punti fatti. Mica male come inizio!
Oggi, però, vorrei soffermarmi su ciò che può essere considerato bello all'interno di questo Europeo. Sono tre gli aspetti che potrei evidenziare.. ma andiamo con ordine.

Grecia - Una contro-indicazione sui greci: mai darli per morti. Sono un popolo che ha un grandissimo passato, che non si può seppellire con un colpo di spugna. Sembra una massima valida anche per la loro nazionale: il cammino della squadra del C.T. Fernando Santos sembrava finito dopo la sconfitta nella seconda partita del girone contro la Repubblica Ceca. Anzi, personalmente pensavo che il rigore sbagliato da Karagounis nella partita d'esordio contro la Polonia fosse un passaggio ancora più pesante sulla possibile eliminazione degli ellenici.Ed invece, il miracolo della classifica avulsa ed una partita diligente contro la Russia hanno portato avanti la Grecia. Diciamolo pure, una partita "alla greca": poco possesso palla, tanta difesa, buone ripartenze ed un pò di fortuna nei momenti chiave. Qualcuno ha azzardato: "Questa nazionale può rifare l'impresa del 2004".

La risposta è "assolutamente no". Ero più piccolo, ma ricordo bene la nazionale del C.T. Rehhagel, il suo modo di giocare e sopratutto lo stato di forma straordinario con il quale si presentò all'Europeo in Portogallo: un altro paio di maniche. Ed i vari Charisteas, Seitaridis, Zagorakis, Dellas hanno fatto carriere più gloriose degli interpreti della Grecia di quest'Europeo. Ma sopratutto: ci sono imprese che non possono essere ripetute, proprio perché straordinarie nella loro unicità.
E allora accontentiamoci dei reduci di quell'Europeo, Katsouranis e sopratutto capitan Karagounis, che stanno dando il meglio per questa nazionale. Il primo, nei momenti di difficoltà, s'è riscoperto centrale difensivo oltre che mediano; il secondo, ormai capitano della nazionale, sta giocando alla grande. Aggiungo che è sempre stato un buon giocatore: semplicemente, nessuno c'ha mai creduto abbastanza. L'unico peccato è che sarà squalificato per i quarti. E adesso, in quello che è considerata ben più di una partita di calcio, i greci sfideranno i tedeschi, favoriti per la vittoria dell'Europeo.

Giorgos Karagounis, 35 anni: un capitano indomabile per la Grecia ai quarti.


Germania - Già, i teutonici. Molti credevano nella squadra di Loew, ma la dimostrazione di forza nel famoso "girone di ferro" è stata anche più esplicita di quanto si pensava. La Germania ha dimostrato cinismo e pragmaticità, tipici tratti del calcio teutonico, ma ha anche regalato spettacolo, con un'organizzazione di gioco da far invidia a molte squadre del mondo. Insomma, non solo si sono confermati i favoriti, ma i tedeschi hanno anche dato l'impressione di poter battere chiunque. Persino gli spagnoli, campioni europei e mondiali, ma meno brillanti del solito.
Lo strapotere della Germania nasce da lontano: avevo già detto che Loew era l'uomo giusto per ottenere risultati. Gli mancava però la vittoria della consacrazione: chissà che non possa finalmente arrivare in quest'Europeo. L'impianto della squadra è migliorato: Hummels, difensore del BVB, sta dimostrando di non essere inferiore a Thiago Silva o Piqué; la coppia di centrali difensivi con lui e Badstuber è un notevole miglioramento rispetto al duo Friederich-Mertesacker dell'ultimo Mondiale; Klose, ancora in forma ma in là con l'età, ha trovato il suo erede in Mario Gomez, finalmente sbloccatosi anche in nazionale. Aggiungiamoci anche che la Germania ha una seconda squadra che probabilmente arriverebbe minimo in semifinale ed il quadro delle sicurezze teutoniche è completo.
I tedeschi aspettano la Grecia, ma la verità è che si guarda molto più avanti..

Mario Gomez, 26 anni: finalmente è esploso anche in Nazionale.

Irlanda - Qui le cose più belle si sono viste fuori dal campo. La nazionale del Trap non era certo pronosticata al passaggio del turno: un girone con Spagna, Italia e Croazia era difficilmente passabile. Anche perché l'Irlanda ha un grosso problema: segnare. Un gol in tre partite è poco per sperare di avanzare nella più difficile delle competizioni della FIFA. Forse gli Europei sono stati un ostacolo difficile per un gruppo esperto, ma offensivamente incapace di regalare grossi pericoli. Anche ieri, nella partita con l'Italia, lo schema era (purtroppo) sempre lo stesso: lancio in area e speriamo che vada tutto bene.. se ne riparlerà per il Mondiale del 2014, sebbene il gruppo in cui è inserita l'Irlanda sia molto difficile. Non sarà facile cavarsela contro Germania, Svezia ed Austria per arrivare in Brasile.
Detto questo, lo spettacolo vero lo hanno offerto i tifosi irlandesi: semplicemente fenomenali. Una lezione di cultura sportiva che fa riflettere molti. Non solo noi, ma anche paesi che sono più avanzati nella cultura del tifo.
Dispiace dirlo per il nostro "povero" calcio, ma vedere gli irlandesi cantare - nonostante i quattro gol presi dalla Spagna - è un momento straordinario di calcio. Così come assistere alla ripartizione dello stadio di Poznan in occasione di Italia-Irlanda: 2/3 dello stadio erano colorati di verde, nonostante gli irlandesi fossero già eliminati.
Queste immagini sono molto più belle di quelle di un gol, di una giocata straordinaria o di un trofeo. Perché sono cose che restano nella mente di tutti e non solo su un almanacco di calcio.

I tifosi irlandesi cantano ancora dopo il 4-0 subito dalla Spagna: encomiabili.



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